e i colombacci coveran sul mio balcone,
ancor vedrò del grano la raccolta,
di nuovo osserverò nel cielo un aquilone,
attenderò di veder degl’alberi il vestito
ognun di loro col verde più brillante
e guarderò nel mare i color dell’infinito
col suo brulicar di vita entusiasmante
ancor mi stupirò allo schiudersi dei fiori
e quando l’erba verrà dal contadin tagliata,
con piacer ne inalerò i profumati odori
che danno un senso di pace più beata
e nelle notti chiare guarderò le stelle
sapendo che là, adesso è la tua casa
e parlerò con te di tante cose belle,
della mia anima ancor da te pervasa
e ti racconterò della natura la gaiezza
coi miei occhi vedrai del mondo lo splendor
e se avranno un’ombra velata di tristezza
forse starò pensando al mio perduto amor,
ma poi mi basterà rimembrar il tuo sorriso,
il ben che mi volevi e la nostra vita
che ancor camminerò diritto e più deciso
col tuo ricordo per me gioia infinita.
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