Si è fatto rosso il campo
laggiù dove il cielo
s’inchiostra
con la linea sfumata
degli arbusti.
L’improvvisa esplosione
dei papaveri in fiore
ieri non colsi
per l’incapacità suppongo
di leggere il tempo
ed ora parla e spiega.
A me narra di un Dio
sempre silente
sebbene scriva
luminose parole
sui colori dei fiori
sulle soffuse luci
dell’alba e dei tramonti
sui rumori argentini
dell’acqua nei torrenti
sui cinguetii gioiosi
di variopinti uccelli.
E rimango pensoso
la fede è dura scorza
sommersa
sotto falsi orizzonti.
Un sussurro soltanto
oggi ho raccolto
a nutrire speranza
di mitigare la sete.
laggiù dove il cielo
s’inchiostra
con la linea sfumata
degli arbusti.
L’improvvisa esplosione
dei papaveri in fiore
ieri non colsi
per l’incapacità suppongo
di leggere il tempo
ed ora parla e spiega.
A me narra di un Dio
sempre silente
sebbene scriva
luminose parole
sui colori dei fiori
sulle soffuse luci
dell’alba e dei tramonti
sui rumori argentini
dell’acqua nei torrenti
sui cinguetii gioiosi
di variopinti uccelli.
E rimango pensoso
la fede è dura scorza
sommersa
sotto falsi orizzonti.
Un sussurro soltanto
oggi ho raccolto
a nutrire speranza
di mitigare la sete.
Poesia scritta il 08/01/2024 - 15:04
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