E venne il tempo di quelli 
che non sanno morire
e venne il tempo di quelli
che non sanno campare.
che non sanno morire
e venne il tempo di quelli
che non sanno campare.
E venne il tempo degli omologati
e venne il tempo degli sfigati
per gli appetiti esagerati.
E venne il tempo dei mannari:
licantropi di notti senza lune.
Il mondo 
rovina su se stesso
adesso
cammino sulle nuvole
alzo gli occhi e vedo il mare.
Allibiti 
ammutoliscono i gabbiani
a me non rimane che morire
o trascinarmi sulle mani.
Poesia scritta il 16/05/2024 - 10:29Letta n.564 volte.
                        			
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Commenti
Caro Francesco, condivido quello che scrivi tranne la chiusa, hai forse dimenticato l'ultima dea? Un abbraccio,ciao 
  
  
  
  
santa scardino  
 18/05/2024 - 14:35 --------------------------------------
Camminare sulle nuvole è come trovare il proprio posto in paradiso.  
  
  
Maria Luisa Bandiera  
 16/05/2024 - 14:13 --------------------------------------
  
            
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