Avvolta dal mio
uragano di emozioni
lamento tutto questo movimento,
poi
vi passo vicino
osservo da lontano
e incolpo me stessa
di rincrescere
così tanta vita
che mi trasporta e
riempie ogni giorno
ma che di voi,invece,
non ha avuto pietà
e vi trascina dentro
gabbie oscure
e irreali realtà,
allora
se questa vita
mi vuole libera ma vibrante
mi vuole luce e cielo
poi vento e tempesta
accetto il compromesso
per sentirmi viva
qui e adesso.
uragano di emozioni
lamento tutto questo movimento,
poi
vi passo vicino
osservo da lontano
e incolpo me stessa
di rincrescere
così tanta vita
che mi trasporta e
riempie ogni giorno
ma che di voi,invece,
non ha avuto pietà
e vi trascina dentro
gabbie oscure
e irreali realtà,
allora
se questa vita
mi vuole libera ma vibrante
mi vuole luce e cielo
poi vento e tempesta
accetto il compromesso
per sentirmi viva
qui e adesso.
Poesia scritta il 25/05/2024 - 09:32
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Commenti
Ho letto con attenzione, tema di spessore che tocca le corde dei nostri sentimenti verso i più deboli, però trovo che il poetare sia l'espressione quasi di una colpa per chi non è in quella condizione, o si sente colpevole, in questo modo la poetica perde quel motivo di fierezza nel denunciare una condizione sociale che oltretutto nella chiusa viene espressa in modo sublime, ma poi, accetto il compromesso, forse quello con te stessa, altri mi pare non ce ne siano, due sono le condizioni, chi è dentro chi è fuori. Ho letto con gran piacere e tutto quello che stimola la discussione è un valore aggiunto. mie considerazioni per quel che possono valere.
Francesco Rossi 25/05/2024 - 14:30
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