Le scaglie consumate
riecheggiano
morbido frugolare
sul bagno asciuga
come il merlo
tra le foglie
in altra stagione.
Son pietre
stanche
e nere scaglie
di conchiglie aguzze
che mai trovan quiete.
Rapiscono
dalla spiaggia
premurose domande
per poi restituire
confuse idee
come dadi
fermati
dalla sorte.
Devi alzare
lo sguardo
per uscire
dal gioco
e spiare
come un raggio
di sole
posa un sorriso
all'orizzonte
per
curare solitudine
laddóve manca ragione.
riecheggiano
morbido frugolare
sul bagno asciuga
come il merlo
tra le foglie
in altra stagione.
Son pietre
stanche
e nere scaglie
di conchiglie aguzze
che mai trovan quiete.
Rapiscono
dalla spiaggia
premurose domande
per poi restituire
confuse idee
come dadi
fermati
dalla sorte.
Devi alzare
lo sguardo
per uscire
dal gioco
e spiare
come un raggio
di sole
posa un sorriso
all'orizzonte
per
curare solitudine
laddóve manca ragione.
Poesia scritta il 19/06/2024 - 21:16
Letta n.272 volte.
Voto: | su 4 votanti |
Commenti
Incantevole
Angela Randisi 25/06/2024 - 12:38
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Una poesia nella quale le immagini si trasformano come per incanto in sentimenti, in sensazioni. Brava!
Mino Colosio 21/06/2024 - 14:11
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Grazie Maria Angela e grazie Anna per la Vostra gentilezza.
Piccolo Fiore 20/06/2024 - 17:24
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Tu scrivi sempre con gran delicatezza.. intensa, e mi piace molto questo tuo modo in cui ti escono i versi.
Anna Cenni 20/06/2024 - 13:08
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Un bellissimo gioco di immagini e sentimenti. Invita a guardare oltre le difficoltà per trovare la speranza. Molto toccante e ammirevole
MARIA ANGELA CAROSIA 20/06/2024 - 09:29
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