Le origini
Non tornerò
alla casa del padre
barcollando
su irti e sassosi
sentieri
devastati dal buio,
quel luogo è tuo
ed è li
la tua dimora.
Non tornerò
alla casa del padre
con le pareti
coperte di fuliggine
e non ci sarà vertigine
nell’ alzare la testa
alla spasmodica richiesta
di una fessura
ferita, o finestra
che fosse
strada di evasione.
Almeno chiamami per nome
ma, tra un urlo
e un silenzio
la parola esorta
“ti voglio bene“
avrei voluto
sentirlo dire
almeno una volta
alla casa del padre
barcollando
su irti e sassosi
sentieri
devastati dal buio,
quel luogo è tuo
ed è li
la tua dimora.
Non tornerò
alla casa del padre
con le pareti
coperte di fuliggine
e non ci sarà vertigine
nell’ alzare la testa
alla spasmodica richiesta
di una fessura
ferita, o finestra
che fosse
strada di evasione.
Almeno chiamami per nome
ma, tra un urlo
e un silenzio
la parola esorta
“ti voglio bene“
avrei voluto
sentirlo dire
almeno una volta
Poesia scritta il 17/09/2024 - 15:15Letta n.554 volte.
                        			
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Commenti
Grazie a tutti quelli che sono passati di qua e grazie a chi ci passerà  

Maria Carla Pellegrini  
 18/09/2024 - 10:03 --------------------------------------
Una frase, un gesto affettuoso,  un ti voglio bene,  fanno  sempre bene al cuore  
  
  
Mary L  
 17/09/2024 - 20:37 --------------------------------------
Non si scelgono i parenti,i genitori o fratelli, ma solo gli amici, e a volte son serpenti pure quelli.Molto bella!! 
  
  
  
  
Anna Cenni  
 17/09/2024 - 20:28 --------------------------------------
Ti ho sentito vicino...grazie Francesco!  

Maria Carla Pellegrini  
 17/09/2024 - 16:41 --------------------------------------
Una bella poesia dai toni forti, dove si evince benissimo il travagliato rapporto che a volte esiste nelle famiglie. Complimenti 
  
  
Francesco Scolaro  
 17/09/2024 - 15:28 --------------------------------------
  
            
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