In campagna
Papaveri rossi in un campo di grano,
spighe che ondeggiano e si danno la mano;
qua e la spruzzi di margherite,
e un aria profumata e mite.
Lo sciacquio dell’acqua del ruscello,
le pecore col tintinnio del campanello;
il verde diffuso del prato,
è come ammirare un bel quadro.
Nel cielo striato di bianco,
un aquilone volteggia stanco,
tira la corda il bambino,
e l’aquilone riprende il cammino.
il rombo di un aeroplano …
e affiora un ricordo lontano;
la cicala col suo incessante frinire,
ti fa dolcemente dormire.
Distesa la, sotto un salice piangente,
libera e felice vola la mente,
e l’ora del riposo, l’ora bella,
è l’ora in cui si fa “la pennichella!”
spighe che ondeggiano e si danno la mano;
qua e la spruzzi di margherite,
e un aria profumata e mite.
Lo sciacquio dell’acqua del ruscello,
le pecore col tintinnio del campanello;
il verde diffuso del prato,
è come ammirare un bel quadro.
Nel cielo striato di bianco,
un aquilone volteggia stanco,
tira la corda il bambino,
e l’aquilone riprende il cammino.
il rombo di un aeroplano …
e affiora un ricordo lontano;
la cicala col suo incessante frinire,
ti fa dolcemente dormire.
Distesa la, sotto un salice piangente,
libera e felice vola la mente,
e l’ora del riposo, l’ora bella,
è l’ora in cui si fa “la pennichella!”
Poesia scritta il 25/02/2011 - 13:01
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