Inclini al malvezzo abituale,
attori e comprimari
primeggiano nella ferale commedia
in questa controversa società.
attori e comprimari
primeggiano nella ferale commedia
in questa controversa società.
Può bastare emulare gli scribi
custodire la legge di Dio
e rinnegare poi
i suoi insegnamenti?
Che senso ha
cibare la ferinità col siero dell’amore
e poi sopprimere la serpe
col tallone dell’ipocrisia?
Per chi è sfiorato
dal soffio della musa
ed intenerito dalla querula del mare,
per chi
rimanendo indietro
si è proiettato oltre il futuro,
per chi
fiuta la tempesta
e ne dipinge i contorni,
non gli resta
che raccogliere, dai rami
del prosperoso albero del tempo,
i singulti più teneri e sinceri
e di notte consacrarli alla luna.

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Commenti
FRANCESCO....Mi auguro che l'albero del tempo ci doni ancora frutti non avvelenati e rigeneri in noi l'amore perduto. Mi piacerebbe un nuovo Paradiso quello per cui ho sempre pregato. Bellissima poesia. Ciao


















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Grandi verità espresse poeticamente. 



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Quale atroce verità in questi versi, con una chiusa mirabile!


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Trovo un senso di triste verità in ogni singolo verso. Sei bravissimo. Stupenda la chiusa. Yn abbraccio 



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