In questi giorni in cui tutti noi sicuramente avremo un momento di riflessione e, per alcuni, di preghiera, per i propri cari che ci hanno lasciato vi faccio partecipi di due scritti che dedico a Stefano Borri, un amico di Roma, ancor giovane, di cui da più di sette anni non sappiamo nulla. Scomparso dopo aver lasciato l'auto parcheggiata ed un semplice biglietto generico di scuse. Ogni anno va a lui il mio ricordo e la mia nostalgica tristezza.Eccole.
Troppo grande
Troppo grande l’amore che volevi dare.
Troppo forte la sensibilità che ti attraversava.
Come sopportare ciò che non riuscivi a capire ?
Hai scelto di fermarti,
di interrompere una corsa affannosa.
Ed ora vivi nella pace che hai sempre sognato.
Aiutaci
e dacci un po’ di quel troppo
che ti sei portato via.
Sia per noi consolazione saperti felice.
Sia per noi speranza riabbracciarti
e dividere con te
quel tempo infinito che ci attende.
Ciao Stefano.
A S t e f a n o
Il vento piega le canne,
fa ondeggiare il grano maturo
Il vento è fratello, caldo, forte, brezza,
spazza le nubi e riporta il sereno.
Il vento è un alito, sussurra, accarezza.
TU sei nel vento
riscaldami con la tua presenza;
parlami di te;
portami la tua carezza;
cullami nel tuo ricordo.
Ciao Stefano
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una caro saluto
Romualdo
Bravissimo.
Ciao
Aurelio
Un saluto,
Marina