-Nelle città straniere c’è-
un certo non so cosa che ti raggiunge
a piedi, quasi per ritardare un peso:
un certo non so cosa che ti raggiunge
a piedi, quasi per ritardare un peso:
-Come sa di sale- il pane tuo
fuori di casa, così com’è duro 
scendere e salir per gli altrui lifts.
A sera, al tavolo nell’angolo.
Tritate cento e ancor più cento 
voci e risa dal color del pianto
in fondo. Nel soffitto di cristallo 
non brillano cinque stelle tinte.
Un sorriso d’obbligo nasconde
la pena che a nessuno importa.
Attende una Coperta in caldo, che sa di gelo.
(Il mio omaggio a Adam Zagajewski)
Poesia scritta il 07/11/2014 - 17:50Letta n.1320 volte.
                        			
	        Voto:  |  su 2 votanti  | 
	
Commenti
Ti ho letto con VIVA PARTECIPAZIONE. Sono tante le pene nel mondo che attendono un po' di attenzione, aiuto concreto, AMORE!
GRAZIE. UNA SERENA GIORNATA!
 Vera
GRAZIE. UNA SERENA GIORNATA!
 Vera
Vera Lezzi  
 08/11/2014 - 09:58 --------------------------------------
TRISTE realtà per molte e molte persone,commovente 
  
  
  
  
  
  
genoveffa 2 frau  
 08/11/2014 - 09:44 --------------------------------------
Intensissima la tua poesia, mi ha commosso.
Elisa
Elisa

elisa longhi  
 08/11/2014 - 06:25 --------------------------------------
  
            
            Inserisci il tuo commento
Per inserire un commento e per VOTARE devi collegarti alla tua area privata.
                        


