RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

Una certa stella


"Accetta, mai v'è colpa nell'esser nati sotto una certa stella.
Son gli astri forse interessati alle mille danze degli uomini al chiaro di luna? Così è, dalla notte dei tempi, che il sole albeggia un mattino d'estate e rischiara la luce a Nord, allora il Sud è innevato, o le ginevre dell'Est tardano a sbocciare. Vi può mai esser giudizio in Madre Natura che si anima, e veste e sveste i suoi figli con gli schiamazzi della vita? Allora di qua il vento sorvòla sulle nostre teste, e di là le tristezze vengono spazzate via dall'onda. Ora, tu sei stata chiamata ad innalzarti e fissare il sole sopra di te. È tornato da mille inverni e, nel piccolo e indifeso giardino del tuo intelletto è l'unico che può oramai liberarti dalla folgore straziante della sua vista. Vi sarà mai lamento al cospetto del disegno ineffabile che nel cielo dirama, per piccoli uomini pronti a contemplare e scriverne storie con il rosso del loro sangue?"

dal trattato "Quel che è riflesso nell'Acqua... (continua)


Ayesha Catalano 21/04/2017 - 12:22
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Una sera di settembre


UNA SERA DI SETTEMBRE

A torso nudo Jeff spaccava la legna vicino al recinto dei cavalli. La calda luce del tardo pomeriggio faceva brillare rivoli di sudore sulle sue membra abbronzate. Più in là, il piccolo Tom rincorreva le oche frustando l’aria con un rametto di pino.
Era stata una giornata pesante ma buona. Per tutta la mattina Jeff aveva raccolto le patate, poi si era messo a lavorare con la scure. Adesso aveva la schiena rotta, ma era contento.
Dal camino usciva una lingua di fumo. Amy stava preparando la cena.
Jeff lasciò cadere lo strumento del suo lavoro, inarcò il busto e si stirò con un certo piacere. Fra un po’ si sarebbe seduto davanti a un bel piatto di stufato d’anatra, fagioli e purè; poi avrebbe aspettato le tenebre seduto nella veranda con il figlioletto sulle ginocchia. La sua donna avrebbe fatto il bilancio della giornata.
Cosa poteva chiedere di più dalla vita? La casetta e il pezzo di terra nella vallata a nord ovest di Salida se ... (continua)


Giuseppe Novellino 05/10/2015 - 11:56
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Una storia


Improvvisamente fu la luce su tutto il mondo antico che avanzava dissipando i favori della vita e auspicava il passaggio da un'era di metallo a un'era di pace.
In cielo ci fu una grande esplosione e i due pianeti si allinearono innamorandosi delle rispettive traiettorie.
Giove entrò in Saturno proprio come aveva predetto un'antica leggenda, e lo spazio vuoto si macchiò di stelle vergini e di riflessi dorati disposti in un quadro di immane bellezza e imperscrutabile disegno.
Quel disegno era destinato ai pochi che nella valle del vento silenzioso meditano nella posizione del loto.
La valle dei saggi. La valle degli anacoreti. La valle dei giusti.
I tre uomini si svegliarono improvvisamente accolti da una fiamma bluastra che emanava bagliori caldi e sensazioni di maternità. Quella luce così abbagliante eppur visibile a occhio nudo puntava verso i confini del paese, in terre desolate e per nulla ospitali.
Il viaggio era arduo, difficile. La posta in gioco andava ben al di là dei l... (continua)

Marco Mitidieri 24/12/2022 - 10:46
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Una storia del Vecchio Nostromo


“Qual è la tua sostanza, di cosa sei fatto
che milioni di strane Ombre ti fanno scorta?”.
(W. Shakespeare, sonetto 53)

Troppe volte la vita di un uomo è stata decisa nel suo bivio cruciale, da una piccola parola: “se”.
Se avesse fatto, se avesse visto, se avesse ascoltato… quel “se”, nella sua brevità, racchiude un grido di rimpianto, spesso una sentenza senza appello.
La vita di Konstantin Afanasevič Samaraev non aveva ancora incontrato quel bivio.
Alla soglia dei venticinque anni, Konstantin trascorreva i suoi giorni senza rimpianti tra San Pietroburgo e una delle grandi tenute di famiglia, nei pressi di Lebjaž'e, affacciata sule gelide acque del golfo di Finlandia.
Sebbene primogenito di un nobile dalle grandi ricchezze, a suo tempo insignito dallo Zar Nicola I dell’ordine di Cavaliere di San Vladimiro, Konstantin amava mescolarsi al popolo di pescatori e marinai che affollava la taverna di Jakov, al porto.
Spesso, nella buona stagione, lasciava a cavallo l... (continua)


mario malgieri 03/03/2016 - 22:56
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Visioni


Incontro Carlo, un amico di vecchia data, dentro l'ufficio postale, gli faccio la mano in segno di saluto, lui mi vede, si avvicina.

Iniziamo a parlare del più e del meno, poi mi racconta della vicenda accaduta ad una zia.

In breve, la cugina, figlia di questa zia, aveva avuto dei gravi problemi di salute che le varie cure affrontate non riuscirono a risolvere; la zia, in preda allo sconforto e alla disperazione, nonostante i pareri contrari di quasi tutti i parenti, decise di affidarsi all'aiuto di una medium che, a suo parere, avrebbe potuto dare una svolta alla situazione.

La svolta non arrivò e la cugina non si riprese mai.

Carlo era furioso.

Giustificava la zia in quanto in preda alla disperazione, che secondo lui fa fare i gesti più assurdi.

Parlava e parlava... ad un certo punto mi viene un'idea.

- Sai che scrivo per un giornale? - gli dico, anche per cercare di bloccare quel fiume in piena di parole.


- Ma dai!! pensavo che fossi un insegnate.


- Si... (continua)


Massimiliano Casula 10/10/2015 - 21:02
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Vite parallele


<<Cammina dai che siamo arrivati! Corri forza più svelta! Ce l’ho messa tutta per portarti fin qui!>>
<<Ok calma riposati siamo arrivati.Rilassati.>>
<<Dove siamo?>>
<<Dove mi ha chiesto di portarti.>>
<<Io non mi ricordo niente.>>
<<Ho dovuto portarti via dal tuo paese,me l’hai chiesto tu.Sono un uomo che tu conosci vedrai che ti tornerà in mente il mio volto.>>
<<Ero in pericolo questo me lo ricordo,sono svenuta in casa ma io abito da sola, stavo chiamando l’ambulanza ma poi sono crollata!>>
<<Che posto è questo?>>
<<Siamo in una casa in un paesino di montagna lontano dalla città,ci siamo stati insieme tanti anni fa.>>
<<Sei a posto? Ti sei calmata?>>
<<Si si , adesso mi ricordo anche di te eri un mio vecchio amico di serata di quando uscivamo insieme in giro per i bar ma è una vita che non ti vedevo.>>
La ragazza si calmò e cerco di ricord... (continua)

Daniele Foglini 07/04/2017 - 21:34
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