Il mare della Bellana è un non luogo, è ciò che resta fuori e vicino al porto. Di lui non ci si cura, si sa ciò che non è.
La diga curvilinea devia le correnti marine che arriverebbero da ovest, di fianco la costruzione dello “Scoglio della Regina” impedisce quelle dal sud, a nord il porto di Livorno che ne inquina le acque.
Li ha tutti i difetti, quel mare; i gorghi d’acqua si formano per la natura irregolare del fondale e per le deviazioni delle correnti indotte dal costruito umano.
E’ inadatto a se stesso per colpa sua e per volontà degli altri.
Andateci, e scoprirete il mare esistenziale.
La diga curvilinea devia le correnti marine che arriverebbero da ovest, di fianco la costruzione dello “Scoglio della Regina” impedisce quelle dal sud, a nord il porto di Livorno che ne inquina le acque.
Li ha tutti i difetti, quel mare; i gorghi d’acqua si formano per la natura irregolare del fondale e per le deviazioni delle correnti indotte dal costruito umano.
E’ inadatto a se stesso per colpa sua e per volontà degli altri.
Andateci, e scoprirete il mare esistenziale.
Centodieci paesaggistico

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Commenti
Non è un racconto, ma un passaggio descrittivo con una valutazione d'effetto nel finale. Comunque è scritto bene, incisivo nella descrizione.


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Un mare che ha a che fare con noi. Natura e cultura, eredità e ambiente, libertà e schiavitù. Esiste davvero ma è anche un mare metaforico...


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Un racconto che volutamente l'autore definisce paesaggistico, invitando il lettore a scoprire questo particolare scorcio livornese che è, per l'appunto, il mare della Bellana. Testo ben scritto, con la solita peculiarità e stile, molto apprezzato.


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