Noi non siamo angeli
Quanto mi piacerebbe inviare una missiva nello spazio come messaggio verso altri mondi, ad altre civiltà e far conoscere l’esistenza della terra con tutti i suoi abitanti, ma quali argomenti potrei portare per farci conoscere “e come!” con quello che succede ogni giorno in questo mondo che va peggiorando di giorno in giorno? Forse solo attraverso l’innocenza d’un bambino e credo sia questa la tremenda realtà! Osservando, vedo solo esseri che si confondono dentro parole inutili, sovente sature di convenienza personale e che vivono ognuno nella convinzione di una loro perfezione inesistente, certo che non faremmo una gran bella figura …. siamo esseri strapieni di mancanze!
Prima di mandare un messaggio nello spazio dovremmo svuotare il calice colmo di egoismi e ipocrisie di cui l’umanità è impregnata, tutti lo siamo!
E allora da scrivere qui non mi resta che una cosa da fare: sognare!
I viaggi più belli avvengono nei sogni, i voli della fantasia illuminano di meraviglia il buio della notte, nella notte si trova il luogo dove abitano le favole e allora racconterò la favola di come potrebbe essere il mondo come messaggio da mandare nello spazio ad altre specie nell'universo, sicuramente più evolute di noi!
Un giorno una bambina di nome Alba camminava lungo il bordo di una spiaggia, era in cerca di conchiglie, si guardava attorno ma invece delle conchiglie trovava solo rifiuti di plastica, pesci morti o agonizzanti! Molto triste si lasciò cadere sulla rena e pianse a lungo, le lacrime non smettevano di sgorgare dal suo innocente viso di bimba e continuarono fino a formare un piccolo lago di acqua dolce, lei si guardò in quello specchio d’acqua e nella sua mente le parve di udire una voce che le diceva: “entra” e lei entrò …. forse sognava ma non si sa!
Alba si trovò in un mondo fantastico, dove esseri diversi da lei ma comunque molto simili al genere umano, vivevano tutti in armonia unitamente a tutti i regni della natura.
Una figura, che a lei sembrò come un angelo nel suo immaginario, le si avvicinò e iniziò a parlare.
“Io sono un abitante di questo mondo che tu stai osservando; tu ora vedi il risultato del cambiamento che tanto tempo fa è avvenuto in questo mio mondo, anche noi eravamo sul punto di “non ritorno” come sta succedendo nel tuo pianeta che gli uomini con il loro egoismo, le loro mancanze, i loro giochi di potere, la loro violenza e le loro guerre stanno distruggendo in ogni sua creazione!
Prese per mano di Alba e la portò a vedere il suo mondo verso un enorme video che mostrava attraverso delle immagini il loro passato.
Per la bimba fu un “déjà-vu” di ciò che sta accadendo oggi sulla terra come riportano i telegiornali alla Tv e i quotidiani, le fece vedere anche il modo con cui loro erano riusciti a superare l’imminente distruzione del loro mondo.
“Tranquilla, non siete soli” disse.
“Esseri come me di altri mondi vi stanno osservando, come è a suo tempo successo a noi, e vi aiuteranno” aggiunse.
Prese poi, da uno scaffale uno scrigno spiegandole che cosa doveva fare , insieme a tutti i bambini della terra, una volta tornata alla sua spiaggia e accompagnandola per il ritorno le consegnò lo scrigno. Poi la salutò abbracciandola amorevolmente!
“Sta nella purezza dei bambini la capacità di trasmettere, a tutti gli esseri umani della terra, l’amore necessario per il cambiamento globale!” disse.
Ritornò Alba su quella sconsolante spiaggia devastata dall'incuria degli uomini, asciugandosi le lacrime osservò quella scatola che era rimasta nelle sue mani, praticamene materializzata, da quello che a lei era sembrato uno strano sogno.
Aveva capito, e come un’altra Greta doveva mobilitare anche lei dei cuori ancor più puri, non ancora contaminati, per salvaguardare loro e il pianeta terra che gli adulti sconsiderati stavano distruggendo insieme al loro futuro.
Una rivoluzione importante stava per iniziare che non innescava delle guerre ma una nuova consapevolezza attraverso la fratellanza e l’amore.
“forse noi umani siamo angeli caduti” pensò
“e il mondo si può ancora salvare se ci uniamo in un pensiero che ci aiuti a superare gli scogli dell’egoismo e della cupidigia”
Alba si adoperò per seguire i consigli avuti da quell'entità nel suo sogno o qualunque essere fosse, e con tutta la speranza che il suo cuore era capace, scrisse questo messaggio dentro una bolla di sapone “noi non siamo angeli ma il coraggio di credere ci aiuterà.”
poi soffiò così forte che la bolla e il suo messaggio presero a salire verso gli spazi siderali …. e nel cosmo risuonerà a lungo questa frase:
“noi non siamo angeli, ma il coraggio di credere ci aiuterà.”
Voto: | su 6 votanti |
vabbè, ci siamo capiti, il racconto la dice lunga... senza strafare.
Brava Maria Luisa, cinque stelline. Del resto di Spazio si parla.
(segue)
Quindi, a livello globale il testo dispone di giusti ed esaustivi parametri, l'utilizzo della forma principalmente fiabesca o favolistica la ritengo adeguata oltre che tenera, tra l'altro in un certo senso la narrazione fa realizzare che quel "Noi non siamo angeli" ce lo meritiamo.
(segue)
Un testo che stimola riflessioni non da poco, i messaggi implementati, prima di giungere nello spazio... arrivano a noi lettori. Sembrano due racconti in uno, sottolineano il SEMBRANO, mentre in realtà è un confluire o meglio... uno "spaziare" riuscitissimo.
Maria Luisa, so che sei un'estimatrice della Fantascienza, in questo caso metti da parte tale genere per realizzare...
(segue)
Sono loro, i giovani, il nostro futuro, diamo loro gli strumenti per cambiare in meglio...
Bello!
un testo che scorre tra fiaba e realtà,
è bella la frase finale che riassume il valore della sfida.
Ciao Maria Luisa
Ciao Maria Luisa
"L’aria lassù tra le nuvole è molto pura e fine, frizzante e deliziosa. E perché non dovrebbe esserlo? È la stessa che respirano gli angeli.
(Mark Twain)