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Caro babbo

Caro babbo,
oggi è un anno che non sei più con noi.
Penso spesso al fatto che sono stato l'ultimo a vederti, a parlarti.
E per la prima ed ultima volta, da quando ne ho memoria,
ti ho fatto una carezza.
Mi hai guardato con un'aria stupita e felice; tra noi non si usava
manifestare il proprio volerci bene con baci, abbracci, carezze.
Forse vederti in quel letto d'ospedale solo, indifeso, ha fatto affiorare
un certo istinto "materno".
E non mi vergogno, ogni volta che ci penso, di piangere:
vuol dire che mantengo la mia umanità anche in questo periodo
dove pare che l'umanità venga calpestata perfino da chi ci "governa",
Il nostro è stato un rapporto forte, abbiamo anche fatto lo stesso lavoro.
Tu molto meglio di me: il tuo carattere ti portava facilmente
ad avere contatti con le persone, a parlare, a scherzare.
Io non sono così aperto, parlare, per ovvi motivi, non mi è facilissimo.
Non so se da lì ci vedi:
il mio agnosticismo fa sì che non possa affermare che ci sia qualcosa
dopo la morte, oppure no. Nessuno piò dirlo, lo sapremo solo alla fine.
Nel frattempo non posso che ricordarti con affetto
e ringraziarti per quello che, in virtù dei tuoi insegnamenti, sono oggi,
Ciao babbo!



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Racconto scritto il 16/10/2021 - 22:07
Da Andrea Guidi
Letta n.434 volte.
Voto:
su 3 votanti


Commenti


Complimenti Andrea, un testo... carezzevole, l'amore filiale eapresso attraverso un interessante excursus da leggere tutto d’un fiato, nonostante risulti di carattere personale, in diversi punti scuote il lettore ponendolo dinanzi a riflessioni cruciali, a conclusioni indiscutibili, a sensi e significati.
Five stars!!!

Giuseppe Scilipoti 19/12/2021 - 11:24

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*Ebbene, sento che sarà così. (errata corrige)

Giuseppe Scilipoti 19/12/2021 - 11:23

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Inoltre, sempre rimanendo in tema, come canta Dario Baldan Bembo - - - Ci troveremo là, dove finiscono le nuvole - - -
Ebbene, che è/sarà così.
Tornando al tuo scritto, mi sono commosso anche perché ti confesso che con mio padre certi tipi di manifestazioni non avvengono, al contrario di quando ero un bambino.
(segue)

Giuseppe Scilipoti 19/12/2021 - 11:21

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Caro... Andrea, una dedica sentita la tua, quanto sentita dal tuo caro babbo da lassù poiché queste righe sono per prima cosa dettate dal cuore.
Essendo credente ed avendo una cultura in merito in riguardo l'aldilà o comunque la spiritualità in generale, sono giunto alla conclusione che la vita non finisce qua. Pensa che il libro "Nosso Lar" del brasiliano Chico Xavier e di cui esiste una trasposizione cinematografica, dal 2017 mi ha cambiato la vita.
(segue)

Giuseppe Scilipoti 19/12/2021 - 11:21

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Un bel pezzo...gran calore umano.

Alex Sandrini 17/10/2021 - 14:01

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