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INCIPIT (un personaggio entra in azione)

Le istruzioni sono:

Prosegui la narrazione partendo da questo incipit: "Una tristezza indefinita la prese, una sorta di malinconia che per alcuni lunghissimi istanti la rese cieca e sorda, togliendole le forze ed il respiro. Appoggiò la fronte sul vetro freddo e chiuse gli occhi. Il vapore formatosi sulla finestra esaltò l’aroma del caffè. Guardò la tazza che racchiudeva fra le mani e le lacrime si sciolsero nel liquido denso.
Si scosse quindi da quello smarrimento improvviso, mandò giù il caffè in un sorso, si infilò la mantella scura sul vestito morbido, si passò la borsa a tracolla e, con il cappuccio calato sulla testa per ripararsi dalla pioggia, si diresse agile alla fermata dell’autobus come tutte le mattine."



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GIOVENTU' DIMENTICATA

Una tristezza indefinita la prese, una sorta di malinconia che per alcuni lunghissimi istanti la rese cieca e sorda, togliendole le forze ed il respiro. Appoggiò la fronte sul vetro freddo e chiuse gli occhi. Il vapore formatosi sulla finestra esaltò l’aroma del caffè. Guardò la tazza che racchiudeva fra le mani e le lacrime si sciolsero nel liquido denso.Si scosse quindi da quello smarrimento improvviso, mandò giù il caffè in un sorso, si infilò la mantella scura sul vestito morbido, si passò la borsa a tracolla e, con il cappuccio calato sulla testa per ripararsi dalla pioggia, si diresse agile alla fermata dell’autobus come tutte le mattine." Cris questo era il suo nome, una piccola orfana
che ogni mattino dopo aver ingoiato l'amaro caffè,come sempre si allontanava dal suo quartiere lo faceva tutti i giorni anche se pioveva. Lei cosi minuta,aveva una strana bellezza e un carattere ribelle, i suoi capelli un nido di vespe d'un nero corvino, un make up pesante per nascondere la sua giovane età di soli 17 anni.
Cresciuta sbandata con un patrigno alcolizzato Cris si arrangiava ad affrontare la vita a suo modo.Nel rione la conoscevano tutti aveva lasciato la scuola e si adattava a fare lavoretti insignificanti,la sera la trascorreva in un infimo locale frequentato da pank e gay, anche questo un lavoro per raggranellare un po di soldi. La notte le faceva paura ma nessuno la costringeva,era una sua scelta trovava rifugio in quel caos fatto di amori sbagliati, alcool droghe, psicofarmaci. La sua vita era sempre su un filo che da un momento all'altro si sarebbe spezzato.
Passava ore davanti allo specchio contemplando i suoi tatuaggi, fumando hashish, il vetro le restituiva una immagine opaca, la faceva più brutta, i suoi occhi grandi sembravano fissare il vuoto.
A volte ciondolava la testa cantando canzoni dalle parole strane che sfarfugliava, parole crude che nell'eco le ritornavano al cuore uccidendolo.Ultimamente aveva perso quattro taglie, aveva smesso di mangiare...nessuno voleva saperne la ragione, nessuno si prendeva cura di lei e smise di urlarlo a tutto il mondo,perche di una ragazzina povera se ne infischiavano tutti. Sarebbe bastato essere
un altra con degli affetti, magari un lavoro in fabbrica e tornare a casa dove un patrigno non la venisse a cercare con dei luridi sentimenti, momenti che erano il funerale del suo cuore.
In fondo non le importava di morire, diceva che “anche morire è un arte”. Vissuta cosi per la strada aveva conosciuto tanti artisti che disprezzavano la vita e loro stessi si uccidevano conducendo un esistenza balorda. Cris era diventata fatalista, andava in giro con le calze bucate e la cicca fra le labbra, sembrava già una donna fatta. Solo gli uomini che incontrava la chiamavano baby e lei col suo bel viso compiaciuta le rispondeva con un sorriso.
Il destino le fece incontrare un amica, Sonia più grande di lei,andavano d'accordo, passavano molto tempo insieme. Un giorno più nero del solito Cris andò a casa della compagna era stata invitata un sacco di volte e quel giorno con la testa pesante si vesti molto carina e decise di andare.
Suonò al citofono e da una finestra del quarto piano Sonia le gridò di salire, l'ascensore andava e veniva c'era un traffico inconsueto, giunta al piano sulla porta c'era ad aspettarla l'amica che la fece accomodare, attraversarono un corridoio, dalle stanze venivano rumori strani. Cris sembrava ancora più piccola i suoi occhi sorpresi guardavano da ogni parte.Quello che vide non le piacque, uomini svestiti con donne sguaiate e compiacenti. Sonia la spinse in una stanza e le disse di mettersi comoda. Cris non ci voleva credere che la sua cara amica l'avesse venduta, si senti un nodo in gola, una voce roca che non era la sua emise un suono soffocato. Aspettò poco... entrò una montagna d'uomo a dorso nudo con un enorme cinta di cuoio che reggeva i pantaloni. Terrorizzata per ciò che l'attendeva come una cerbiatta tradita cerco con gli occhi una via d'uscita, sentì una mandata alla porta, inebetita dal terrore non sapeva a chi rivolgersi il suo carnefice non era tipo da commuoversi.
Fu un attimo prima di essere presa saltò dalla finestra, si udì un sordo tonfo e silenzio...il corpo
esamine giaceva sull'asfalto bagnato, un sangue rosso che gridava vendetta la circondava, il piercing al naso le aveva lacerato la carne di lei restavano gli occhi sbarrati verso il cielo. Venne la polizia e tra luci rosse e sirene di ambulanze, rimaneva un lenzuolo bianco a terra che copriva una piccola sconosciuta ….Ancora poche ore e tutto sarebbe stato storia.


Mirella Narducci




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Scrittura creativa scritta il 06/07/2016 - 14:04
Da mirella narducci
Letta n.1214 volte.
Voto:
su 6 votanti


Commenti


LORIS...Tu conti molto...dalle tue poesie traspare serietà e la cognizione del vero e del bene.Il tuo parere per me è importante Grazie buona notte....

mirella narducci 07/07/2016 - 00:02

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MARY....L'incipit non dava molta scelta
partiva già con le lacrime nel caffè...Ci vorrebbe più fantasia da parte dello scrittore, ma non è detto magari con un argomento diverso riuscire a far sorridere..Grazie del tuo assenso felice notte

mirella narducci 06/07/2016 - 23:56

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Racconto verità, nudo e crudo. A mio parere, (per quel che conta) scritto bene. Ciao Mirella.

Loris Marcato 06/07/2016 - 23:39

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Ciao Mirella anche se sta storia e finita male si vede che ci hai messo tutta te stessa a scriverla quindi non preoccuparti.il mio parere è positivo

Mary L 06/07/2016 - 23:30

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SABRY....Sono contenta, ammetto che un parere favorevole fa piacere dopo tutto l'impegno che si mette per scrivere. La sensibilità non tutti la possiedono.... Grazie ciao

mirella narducci 06/07/2016 - 23:25

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Bel racconto scritto bene.A me piace molto....brava Mirella

Sabry L. 06/07/2016 - 21:51

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ANNA....non ho fatto altro che raccontare un fatto di cronaca nera certo di questi tempi notizie belle ce ne sono ben poche.Di solito scrivo poesie ma dopo queste due esperienze trovo bello fare anche racconti. In futuro spero di toccare argomenti più allegri...Grazie del tuo passaggio molto gradito ciao

mirella narducci 06/07/2016 - 18:52

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Racconto triste e crudo ma che credo ci siano molti frammenti di verità in questa nostra strana società, anche se spesso noi chiudiamo gli occhi e le coscienze ... Sei stata molto coraggiosa ad affrontare questo argomento ... *****

ANNA BAGLIONI 06/07/2016 - 18:36

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ROCCO...grazie del tuo intervento, ho avuto un attimo di scoramento dagli ultimi commenti. Ho lasciato un sito pensando che questo era migliore.Ma se ci sono persone come te sicuramente si puo sperare che sia bello come lo immaginavo Ciao un abbraccio.

mirella narducci 06/07/2016 - 18:19

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Da acuto racconto si evince una quotidianità molesta che tormenta innocenti esseri.
Il mio elogio Mirella.
*****

Rocco Michele LETTINI 06/07/2016 - 17:36

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Hai ragione Mirella,
Tor di Valle,
chissà perchè ho pensato alla verga?

salvo bonafè 06/07/2016 - 15:50

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Allora scrivi e non continuare a polemizzare su tutto. Se non accetti qualche critica perchè non si condivide quello che scrivi, allora è molto meglio non frequentarsi nei commenti.
Ciao

salvo bonafè 06/07/2016 - 15:45

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SALVO
caso mai TOR di VALLE....Non sono qui per gare, ma solo per amore della scrittura....

mirella narducci 06/07/2016 - 15:37

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Mirella,
ma pensi di essere arrivata a Tor Vergata, all'ippodromo?

salvo bonafè 06/07/2016 - 15:25

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