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UNA SCELTA DEL PROTAGONISTA

Le istruzioni sono:

Il personaggio principale si trova a un bivio, deve scegliere una strada da percorrere. Quali saranno le conseguenze? Scrivete un racconto in cui emerga il conflitto interiore conseguente alla scelta.


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UN NUOVO INIZIO

Seduta sul letto, col suo fedele portatile accanto, e i pensieri altrove. Il sole d'agosto ancora non si rassegnava a cedere il passo, e benché settembre fosse già arrivato, fuori sembrava ancora piena estate. C'era una luce incredibile e il cielo era terso, senza nuvole e sconfinato. Così immenso e così sereno...peccato che il suo animo fosse traviato dai dubbi e dalle domande e mille insidiosi interrogativi, che non trovavano risposta, e non facevano altro che confonderla e scaraventarla al punto di partenza. Era ferma ad un bivio. Distolse lo sguardo dalla finestra, per farlo girare nella stanza. I mobili, di legno chiaro, la scrivania, addossata sotto alla finestra, di fronte al letto, poi l'armadio, il comò, e la parete bianca, che nel tempo aveva riempito di foto e poster. Già le foto. Sospirò. Riprese il portatile, e lo aprì. La pagina delle mail, era ancora aperta, con l'ultima mail, ben visibile. Quelle righe nere, sullo sfondo bianco, quasi luminoso del monitor, somigliavano quasi ad un grido muto. Lì tra quelle righe si celava, un sogno, un'opportunità, alla quale non aveva mai creduto, per davvero, eppure era lì. Chiuse gli occhi e rimise via il computer.
Tra meno di una settimana aveva il test d'ingresso all'università. E meno di due giorni per rispondere alla mail. Si alzò dal letto. Si stiracchiò, nel vano tentativo di scaricare un po' di tensione. E continuò a guardarsi intorno.
L'esame di maturità, superato alla grande, era un ricordo ormai lontano. Studi classici. Pochi sbocchi, e grande impegno, una scelta quasi obbligata. E ora invece, intravedeva una nuova strada. Ma era percorribile? Scosse la testa e prese a muoversi, a scatti, per la stanza.
Le sue foto erano lì sulla parete, quasi a suggerirle qualcosa. Trasse un respiro. Aveva sempre avuto una passione per la foto, sin da bambina. Fermare le immagini, le sembrava quasi una magia. Ma in fondo era sempre stato un hobby, un passatempo, accettato come tale, e tenuto sempre un po' in disparte.
Era stato un gioco, nulla di più, ma il giorno che si era iscritta all'università, aveva preso alcune delle sue foto e le aveva mandate ad una rivista che si occupava di viaggi, certa che non le avrebbero neanche guardate.
Ed invece aveva ricevuto quella mail. La proposta, era semplice: un contratto per un anno, durante il quale avrebbe dovuto viaggiare intorno al mondo e scattare delle foto per la loro nuova guida. Tutto a spese della rivista. Già, ma l'università? Il cuore le batteva forte, dilaniato e pieno di dubbi. Da un lato l'università. Certo non era il suo sogno di bambina, ma era un'idea ben concreta e radicata nella sua mente, un'idea alla quale era affezionata, e che nei suoi pensieri si era concretizzata già tante volte, e poi era sicurissima di riuscire, senza contare, che era un percorso sicuro, dopo il quale, intraprendere una professione certa, portando avanti la tradizione di famiglia.
Dall'altro lato la fotografia. Il suo sogno, la sua grande passione. Aveva sempre con sé la macchina fotografica, per un uscita banale, per un viaggio, se andava ad un concerto o ad una fiera di paese...se non riusciva a fare foto ci stava male... era il suo chiodo fisso, era innamorata della fotografia, e quel contratto era una grande opportunità, ma...
chiuse gli occhi, quasi le girava la testa, a forza di sforzarsi di capire. Ma cosa c'era da capire? Aveva due giorni per decidere. Prendere o lasciare. Aprì un occhio. I libri erano lì, mezzi aperti, ad aspettarla, buttati sulla scrivania. La sua fidata macchina fotografica, in un angolo. Un moto di ribellione le salì dall'animo. Era la sua occasione, perché sprecarla? Ritornò verso il letto, si sedette e prese il portatile. Prima di rendersene conto, aveva già cominciato a buttar giù, la mail con cui avrebbe accettato la collaborazione. Col cuore in gole, e la mano che le tremava, premette il tasto invio. Eco, l'aveva fatto. Aveva preso la sua decisione. I dubbi restavano lì, ma una nuova speranza, le si andava accendendo dentro, in fondo il contratto era per un anno. Se andava male, poteva sempre rivalutare l'università. Era giovane, il mondo le apparteneva e il futuro sembrava sorriderle.
Ora però avrebbe dovuto dire alla famiglia, che voleva prendere una specie di anno sabbatico, nel quale avrebbe fatto il giro del mondo...detto così suonava molto anacronistico. Forse avrebbe dovuto trovare parole migliori, anzi decisamente, ma sapeva che comunque non l'avrebbero ostacolata. Non sarebbero stati entusiasti, certo, ma avrebbero capito ed accettato la sua scelta. Il sole sembrava splendere ancora un di più, e lei si sentiva un po' più serena, mentre scendeva le scale, con la sua macchina fotografica tra le mani, e la convinzione di aver preso la decisione giusta.
Sentiva di essere pronta per spiccare il volo, per un vero nuovo inizio, e per un'avventura tutta da scoprire.



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Scrittura creativa scritta il 23/09/2016 - 11:53
Da Marirosa Tomaselli
Letta n.1087 volte.
Voto:
su 2 votanti


Commenti


Davvero bello! Anch'io avrei fatto la stessa scelta della protagonista, 5*, buona serata!

Chiara B. 23/09/2016 - 18:18

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mi è molto piaciuto il tuo racconto 5*

POETA DELL'AMORE LUPO DELL'AMI 23/09/2016 - 12:21

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