"La vidi correre verso di me. Protetta dall'ombra del palazzo accanto. L'avevo immaginata sotto la pioggia, per tutto il giorno. E sorrisi a quel pensiero, come fosse un'idea indecente che non potevo permettermi."
l'avevo immaginata
bella come un angelo, lontana anni luce...
inafferrabile....Donna di una classe naturale, dalle movenze eleganti, labbra seducenti, occhi profondamente neri, come due ciliege...duroni neri di vignola....
beh, una donna così, quando la vedi, non la dimentichi.
Si avvicina con fare autorevole ed allunga la mano sottile: piacere, lei è Pietro Sonis? sono Ilenia Sacchi, ha parlato con me dell'appartamento.
"ah, si. Piacere mio....posso offrirle qualcosa?"
"no grazie, siamo in ritardo, andiamo!"
ci dirigiamo verso l'appartamento in vendita, ma mi accorgo che non sono concentrato...Cammina davanti a me, le sue splendide gambe, i capelli neri che ondeggiano al suo passo, mi confondono...
"bene. eccoci" tira fuori le chiavi del portone, apre e pigia il pulsante dell'ascensore...
sono agitato...
ma io dico, uomo fatto, felicemente sposato, con due bambini...ma cos'ha questa che mi dà alla testa?
entriamo nell'ascensore, il suo profumo è intenso e la mente vola...la immagino, la immagino fra le mie braccia, immagino tutto quel che di peccaminoso esiste nella mia testa..
anche di più
deve aver capito qualcosa, allaccia il bottoncino della camicetta di seta che lasciava intravedere il pizzo del suo intimo.
divento rosso, lo sento….è lunga sta salita, sudo
finalmente al piano, apre la porta, entriamo
…buio…si avvicina lesta alle tapparelle
entra la luce ma non riesco a guardare altro che lei
è talmente sensuale da farmi perdere la testa
Inaspettatamente, forse, si spoglia...lentamente…
non riesco a crederci, non posso pensare che stia per realizzare un mio sogno,
è splendida, sexy, si avvicina, mi bacia, la bacio, finiamo sul pavimento e ci diamo con quella passione che è amore… smania di aversi…mai abbastanza…ricominciamo…un pomeriggio che non può finire, sudore, fiato, sussurri.
Un citofono che suona,
si alza di scatto
anch’io di getto, quasi con paura…la guardo
mi guarda…..
“non saranno mica già tornati???….”
“No, non credo…ma sbrigati, rivestiti…dai, passami la gonna…veloce!”
“si, chi è?”
Papy, siamo noi….ma quanto ci mettete ad aprire???????
Sorrido, la guardo “la pacchia è finita, son tornati”…
“Vabè”, dice lei,
“tanto devo andare a fare la spesa”
Le due pesti salgono…”mammaaaaaaaa, ti dobbiamo far vedere le fotografie che abbiamo fatto allo zoo…”
“Si, piccoli cuccioli…ma dopo, ora devo fare una doccia ed andare al supermercato”…mi guarda maliziosa
Inizia a piovere
“vuoi che vada io?”
No, che vuoi che siano due gocce…un bacio a stampo e quegli occhioni neri….
Esce….diluvia…
Mi metto alla finestra….un po’ in apprensione
La vedo tornare, sempre la solita testarda…è uscita senza ombrello…
Le buste piene….il passo veloce
E ripenso al primo giorno che la vidi
In biblioteca, china su un libro più grande di lei…qualche parola…solo per conoscerla
La sera mi ritrovai a pensare a lei con un’intensità quasi adolescenziale…ci eravamo dati il nostro primo appuntamento.
Il giorno dopo, magicamente, ....la vidi correre verso di me. Protetta dall'ombra del palazzo accanto. L'avevo immaginata sotto la pioggia, per tutto il giorno. E sorrisi a quel pensiero, come fosse un'idea indecente che non potevo permettermi.....
Oggi mi chiedo ancora: ma la merito davvero?
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UNA TISANA DI ESPRESSIVITA' GRADEVOLMENTE OFFERTA...
LIETA GIORNATA LAISA.
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Mirella
Ci vuole anche un po' di follia
..e tanta fantasia
Amore credo sia anche divertimento
Andrea, neppure io
Mah....chissà cosa passa per la testa di un uomo
Ho voluto giocare
Un abbraccio e grazie