Patrizio e Cristina
Cristina dedicava la maggior parte del suo tempo alla cura delle rose. Le adorava e ne aveva coltivate di diverse qualità e colori.
Le sue preferite erano quelle rosse. Chiunque entrasse nel Centro rimaneva incantato alla loro
vista e inebriato dal loro profumo, quella ragazza si faceva voler bene da tutta l'equipe, aveva un dono speciale, sapeva leggere nell'anima di chi come lei, stava attraversando momenti difficili, la sua voce soave durante gli incontri di gruppo lasciava stupiti e senza fiato chi l'ascoltava.
Passarono le stagioni e quella ragazza ormai divenuta donna si laureò in psicologia.
Il centro con lei divenne un Centro riabilitativo di prestigio.
Cristina con i suoi occhi dolci e la sua pacatezza coltivava un'altra passione: la scrittura.
Scrivere con gli anni l'aveva aiutata ad affrontare paure e insicurezze, ma soprattutto a dimenticare l'abbandono (un denominatore comune nella sua vita) e la fine di quell'amore senza spiegazioni che per anni non le aveva dato pace ....
Ora era un altra donna!
Un giorno decise che avrebbe scritto il suo primo romanzo autobiografico "Un amore impossibile"
...non appena cominciò la lettura di quel libro che lo aveva così attratto da quella rosa rossa in copertina Patrizio non riuscì più a distogliere lo sguardo dalle parole che scorrevano veloci, una pagina dopo l'altra, quel racconto fluiva nella sua mente come se gli appartenesse.
Il libro narrava di una ragazza che un giorno scopre l'amore, un amore pieno di ostacoli e di divieti a causa delle sue origini Rumene e alla sfortuna di non appartenere all'alta borghesia come la famiglia di (Patrizio) che era già promesso sposo a un'altra donna che non aveva scelto lui.
Tra i due fu subito amore.
Al calar della notte i due amanti scendevano verso il mare, sulla spiaggia dorata vicini alla scogliera dove le onde si infrangevano, nessuno li poteva riconoscere, solo la luna e le stelle erano testimoni di quel loro immenso amore.
Si abbracciavano e stavano insieme fino all'alba come se quel loro ritrovarsi ogni volta fosse l'ultimo.
Le loro effusioni un insieme di tenerezza e di dolcezza, i loro occhi tristi e poi il momento dei saluti sempre più difficili da sopportare e accettare.
I due innamorati non si rassegnavano a non poter stare insieme alla luce del sole e a gridare al mondo intero il loro amore.
Volevano allontanarsi da tutti e non lasciare più alcuna traccia, così progettarono la fuga.
Mancavano ormai poche ore all'incontro nel posto segreto alla scogliera, poi insieme, per sempre.
Quella notte Patrizio venne scoperto e non potè presentarsi all'appuntamento tanto agognato!
Cristina non sapendo la verità, disperata, pensò che avesse cambiato idea.
Era così confusa, oltre al suo nome non sapeva più chi fosse o dove volesse andare.
Si sentiva persa!
Sentì tutte le sue spine interne salirle agli occhi in grosse lacrime e lasciò che le scivolassero sul viso, impotente.
Neanche il suo stesso pianto, riusciva a scuoterla.
Stava lì, con i piedi nell’acqua, il viso bagnato, le braccia lungo il corpo e lo sguardo all’orizzonte, morta per il resto del mondo. Niente la scuoteva. Non le sue lacrime né l’onda che le lambiva i piedi. Così come cominciarono, improvvisamente, così svanirono le lacrime, senza lasciarle alcuna emozione.
Ora era immobile, una statua fuori e dentro, l’unico movimento era dato dal vento che le scompigliava i capelli e le vesti.
Solo la sua mente fluttuava in ricordi di emozioni lontane, attimi significativi, che ora le si svelavano come brandelli di verità.
Patrizio! È tardi vieni a dormire le disse la moglie interrompendo la sua lettura!
Patrizio chiuse il libro e andò a letto.
Il giorno seguente non riusciva a lavorare perché pensava a quel racconto, che era la storia del suo passato e del suo amore impossibile.
Prese il libro dalla sua borsa di cuoio marrone, osservò la copertina e pensò a quella donna e a come avrebbe voluto incontrarla, così cercò il nome della scrittrice, una fitta al cuore "Cristina Dumitru".
Si sedette sulla poltrona, appoggiò il libro sulla scrivania, incredulo si lasciò affondare nella poltrona, appoggiò le mani sulla nuca e si domandò come potesse essere possibile.
Lui il Direttore di una casa editrice importante avrebbe impiegato poco tempo a scoprire dove trovare Cristina e così fece.
Mentre fissava quel pezzo di carta dove aveva scritto l'indirizzo, veloci i pensieri ballavano nella sua testa, voleva far chiarezza, voleva correre da lei per spiegarle tutto e raccontarle quanto la sua vita fosse stata infelice senza di lei.
In poco tempo si ritrovò all'ingresso della Clinica di riabilitazione "La scogliera di Cristina Dumitru".
Cristina negli anni era diventata la Direttrice, le era stata donata dal vecchio Direttore in punto di morte.
Quando fu portata al centro era poco più in una ragazzina e si stava lasciando morire, lui con la sua equipe, l'aveva salvata, in cambio lei gli aveva regalato l'amore di una figlia che la vita non gli aveva donato.
Mentre Patrizio si accingeva a suonare il citofono la porta si aprì....
I loro sguardi si incrociarono, i volti segnati dal tempo si fissarono, i loro occhi lucidi lasciarono fluire lacrime celate dal tempo.
Patrizio! disse Cristina.
"Ti stavo aspettando da tutta una vita!"
Patrizio l'abbraccio e le rispose:
"Eccomi sono qui per sempre solo io e te"
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Poi ho letto "Cristina" ed era lì fatta apposta per il mio Patrizio.
Un amore vero un amore reale e unico ma impossibile. Non nella mia storia però. Ho fatto in modo che fossero finalmente felici. La realtà è un'altra cosa. Buona serata cara
Amore è poesia in un racconto d'amore.
Spero tu sia stata contenta per come l'ho interpretata.
Buona serata cara.
Buon meriggio
Buon meriggio
(Sono andata anche a leggere l'altro tuo "Un Amore impossibile" Patrizio infondo è nato li' in quel racconto)...Bravissima! 5* con lode
Lieto meriggio.
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