INTERAZIONE TRA PERSONAGGI
Le istruzioni sono:
Descrivere un personaggio e cosa sta facendo e pubblicare tale descrizione. Non appena hanno pubblicato altri autori fare interagire il PROPRIO personaggio con QUELLO di un altro autore qualsiasi creando un racconto. Le due descrizioni vanno riportate pari pari durante il racconto e come sotto titolo va indicato, tra parentesi: “interazione con il personaggio descritto da ……”
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La nebbia si dirada
interazione con il personaggio descritto da:Mary L
Seduta su una panchina al parco, Maria si stava rilassando, leggendo qualche poesia sul web.
Stava li, seduta, come tante volte.
Eppure non era la stessa, qualcosa la turbava.
La sua figura minuta avvolta da un giubbettino di pelle, dei jeans attillati e un paio di scarpe sportive, evidenziavano come raggi di sole, il suo fisico perfetto, insieme al suo sorriso pieno di vitalità e dolcezza.
Tutti quelli che la conoscevano, l' ammiravano e la guardavano incantati.
Il suo sguardo e le sue parole dicevano proprio tutto.
Erano puro sentimento.
Amava la poesia, l'esprimersi, lo stare accanto alle persone.
Con la sua semplicità e delicatezza sapeva farsi amare.
Era lei, semplicemente Maria, una donna speciale pronta a dare il cuore e una parola buona a chi ne aveva bisogno.
Circondava il mondo di sentimento, dando una carezza a tutte quelle persone che collegate ogni giorno sul web, aspettavano un suo commento alle loro opere.
All'improvviso, mentre stava leggendo, sentì un suono di passi in lontananza. Non vedeva ancora chi fosse a causa della fitta nebbia che caratterizzava la giornata ma era certa che chiunque fosse si stava avvicinando.
Alla fine lo vide:
aveva una barba incolta, non molto lunga, ma poco curata, i capelli rasati, come a voler nascondere la profonda stempiatura che lo caratterizzava. In lontananza si sarebbe detto un'uomo di mezz'età ma, osservando il suo corpo snello e atletico, quel suo giovane viso, ancora senza traccia alcuna di rughe si capiva che era poco più di un ragazzo.
Stava camminando per strada, era una rigida giornata invernale, le mani in tasca, lo sguardo a terra, come a contemplare le irregolarità del terreno o forse a rimuginare sulla sua stessa esistenza, quando all'improvviso, come se qualcosa, o qualcuno, lo stesse chiamando, alzò la testa.
Si guardò intorno, con quei suoi occhi, occhi a cui nessuno era riuscito a dare un colore, di un delicato color nocciola in alcuni istanti, in altri scuri come la pece o chiari come la nebbia mattutina che caratterizzava quella fredda giornata.Solo una leggera sfumatura verde persisteva con ogni tonalità, oscurata però negli ultimi tempi da un'ombra che si era insinuata in quegli occhi, come se la speranza che con tanta ostinazione proteggevano fosse stata scalzata da una profonda disperazione.
I loro sguardi si incrociarono, Maria accennò un sorriso carico di affetto e comprensione, aveva sempre avuto una profonda empatia, e dal solo sguardo aveva capito che qualcosa turbava il ragazzo. Lui rispose con un timido quanto malinconico sorriso, tornò a fissare il terreno e continuò per la sua strada.
A quel punto Maria capì che desiderava alleviare il peso che opprimeva il giovane.
Si alzò quindi dalla panchina e con fare sicuro segui il ragazzo e gli prese un braccio per fermarlo, lui, stupito, si fermò e guardò negli occhi quella sconosciuta, che senza alcun motivo si era interessata a quel fantasma.
Quando vide quegli occhi pensò fosse uno scherzo del destino, aveva gli stessi identici occhi della donna che gli aveva dilaniato il cuore, lo stesso sguardo carico di amore e tenerezza, occhi che sembravano entrargli nel profondo, a farlo sentire compreso.
A questa vista il giovane sentì lacrime sgorgare dai suoi occhi, lacrime che troppo a lungo aveva trattenuto per orgoglio, e d'impulso, senza apparente motivo la strinse in un abbraccio, un abbraccio carico di sentimento, che solo un'altra donna aveva provato prima.
Maria, inizialmente scossa dal suo impeto, ricambiò, come se in quella gelida giornata invernale fosse l'unica possibilità di scaldarsi, e forse era così, forse entrambi avevano bisogno di calore, non calore corporeo, ma calore che solo un sentimento forte come l'amore sapeva donare. Passati alcuni minuti, che ad entrambi sembrarono attimi, si staccarono e il ragazzo, asciugate le lacrime che ancora rigavano il suo volto, sorrise, ma ciò che più contava, i suoi occhi sorrisero e Maria vide l'ombra che oscurava quegli occhi svanire lasciando spazio alla speranza e si sentì amata, di un'amore sincero, di quelli degni del migliore film romantico.
Mentre pensava a questo, il ragazzo parlò con il suo tono di voce basso e profondo. Le chiese se voleva accompagnarlo nella sua passeggiata, proposta che Maria accettò di buon grado.
Si avviarono quindi, mano nella mano, parlando per iniziare a conoscersi, ed entrambi sparirono nella nebbia, circondati però da una luce che i loro corpi sembravano irradiare e con la convinzione che alla fine avevano trovato finalmente ciò che cercavano da sempre:amore.
Seduta su una panchina al parco, Maria si stava rilassando, leggendo qualche poesia sul web.
Stava li, seduta, come tante volte.
Eppure non era la stessa, qualcosa la turbava.
La sua figura minuta avvolta da un giubbettino di pelle, dei jeans attillati e un paio di scarpe sportive, evidenziavano come raggi di sole, il suo fisico perfetto, insieme al suo sorriso pieno di vitalità e dolcezza.
Tutti quelli che la conoscevano, l' ammiravano e la guardavano incantati.
Il suo sguardo e le sue parole dicevano proprio tutto.
Erano puro sentimento.
Amava la poesia, l'esprimersi, lo stare accanto alle persone.
Con la sua semplicità e delicatezza sapeva farsi amare.
Era lei, semplicemente Maria, una donna speciale pronta a dare il cuore e una parola buona a chi ne aveva bisogno.
Circondava il mondo di sentimento, dando una carezza a tutte quelle persone che collegate ogni giorno sul web, aspettavano un suo commento alle loro opere.
All'improvviso, mentre stava leggendo, sentì un suono di passi in lontananza. Non vedeva ancora chi fosse a causa della fitta nebbia che caratterizzava la giornata ma era certa che chiunque fosse si stava avvicinando.
Alla fine lo vide:
aveva una barba incolta, non molto lunga, ma poco curata, i capelli rasati, come a voler nascondere la profonda stempiatura che lo caratterizzava. In lontananza si sarebbe detto un'uomo di mezz'età ma, osservando il suo corpo snello e atletico, quel suo giovane viso, ancora senza traccia alcuna di rughe si capiva che era poco più di un ragazzo.
Stava camminando per strada, era una rigida giornata invernale, le mani in tasca, lo sguardo a terra, come a contemplare le irregolarità del terreno o forse a rimuginare sulla sua stessa esistenza, quando all'improvviso, come se qualcosa, o qualcuno, lo stesse chiamando, alzò la testa.
Si guardò intorno, con quei suoi occhi, occhi a cui nessuno era riuscito a dare un colore, di un delicato color nocciola in alcuni istanti, in altri scuri come la pece o chiari come la nebbia mattutina che caratterizzava quella fredda giornata.Solo una leggera sfumatura verde persisteva con ogni tonalità, oscurata però negli ultimi tempi da un'ombra che si era insinuata in quegli occhi, come se la speranza che con tanta ostinazione proteggevano fosse stata scalzata da una profonda disperazione.
I loro sguardi si incrociarono, Maria accennò un sorriso carico di affetto e comprensione, aveva sempre avuto una profonda empatia, e dal solo sguardo aveva capito che qualcosa turbava il ragazzo. Lui rispose con un timido quanto malinconico sorriso, tornò a fissare il terreno e continuò per la sua strada.
A quel punto Maria capì che desiderava alleviare il peso che opprimeva il giovane.
Si alzò quindi dalla panchina e con fare sicuro segui il ragazzo e gli prese un braccio per fermarlo, lui, stupito, si fermò e guardò negli occhi quella sconosciuta, che senza alcun motivo si era interessata a quel fantasma.
Quando vide quegli occhi pensò fosse uno scherzo del destino, aveva gli stessi identici occhi della donna che gli aveva dilaniato il cuore, lo stesso sguardo carico di amore e tenerezza, occhi che sembravano entrargli nel profondo, a farlo sentire compreso.
A questa vista il giovane sentì lacrime sgorgare dai suoi occhi, lacrime che troppo a lungo aveva trattenuto per orgoglio, e d'impulso, senza apparente motivo la strinse in un abbraccio, un abbraccio carico di sentimento, che solo un'altra donna aveva provato prima.
Maria, inizialmente scossa dal suo impeto, ricambiò, come se in quella gelida giornata invernale fosse l'unica possibilità di scaldarsi, e forse era così, forse entrambi avevano bisogno di calore, non calore corporeo, ma calore che solo un sentimento forte come l'amore sapeva donare. Passati alcuni minuti, che ad entrambi sembrarono attimi, si staccarono e il ragazzo, asciugate le lacrime che ancora rigavano il suo volto, sorrise, ma ciò che più contava, i suoi occhi sorrisero e Maria vide l'ombra che oscurava quegli occhi svanire lasciando spazio alla speranza e si sentì amata, di un'amore sincero, di quelli degni del migliore film romantico.
Mentre pensava a questo, il ragazzo parlò con il suo tono di voce basso e profondo. Le chiese se voleva accompagnarlo nella sua passeggiata, proposta che Maria accettò di buon grado.
Si avviarono quindi, mano nella mano, parlando per iniziare a conoscersi, ed entrambi sparirono nella nebbia, circondati però da una luce che i loro corpi sembravano irradiare e con la convinzione che alla fine avevano trovato finalmente ciò che cercavano da sempre:amore.
Scrittura creativa scritta il 24/12/2016 - 11:56Da black shadow
Letta n.1213 volte.
Voto: | su 3 votanti |
Commenti
Complimenti! Bellissimo racconto.
Favolosa l'interazione dei personaggi e un finale che nella nebbia sa di magìa.
Un saluto e l'augurio di Buone Feste.
Favolosa l'interazione dei personaggi e un finale che nella nebbia sa di magìa.
Un saluto e l'augurio di Buone Feste.
Loris Marcato 
27/12/2016 - 23:25 --------------------------------------
Molto bello, davvero! Non ho ben capito come funzionano i lavori di scrittura qui su Oggi Scrivo, ma mi pare di intuire che hai preso in prestito un personaggio di Mary L. Ad ogni modo in maniera valida sei riuscito a implementare in questo componimento luoghi e sensazioni e con un finale che eterno romantico come sono...mi ha commosso. Non posso che augurare un prosieguo tra i due protagonisti e in base a quanto ho letto nei tuoi precedenti componimenti, spero la nebbia si diradi anche per te!
Giuseppe Scilipoti 27/12/2016 - 22:36 --------------------------------------
Bellissimo racconto.
Giulia Bellucci 27/12/2016 - 19:04 --------------------------------------
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