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TRASPOSIZIONE ANAGRAFICA

Le istruzioni sono:

Immaginate una storia in cui GIULIETTA e ROMEO sono in realtà sulla sessantina quando scocca la scintilla d'amore. Come sarà la loro relazione? Dovranno affrontare non più l'opposizione dei genitori, ma quella dei figli. Come potranno incontrarsi di soppiatto? Con quali parole esprimeranno la loro passione? Quali i progetti?
In alternativa RENZO e LUCIA vent'anni dopo il matrimonio (Lucia è ingrassata...Renzo si e rivelato un donnaiolo...o no?)


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Giuly e Romolo

-A Romè me spieghi perché da un po’ de tempo te fai chiamà Romolo? Vabbè che semo annati via da Verona un sacco de tempo fa, ma ‘mo nda do è scito sto Romolo?-
-A Guliè…nun te scordà perché ce ne semo annati….t’è annato bene intascà li soldi de la polizza…sì morivo….er veleno finto ha funzionato alla perfezione …mò a Roma chiamasse Romeo nun vorrei che fa andà a smucinà la polizza rischio morte a te intestata…nun so si me spiego!-
-Ma cammina, che vai a pensà, dì piuttosto che hai rinnegato le tue radici e sei diventato er classico romano nullafacente. Roba che ce semo spesi tutti li soldi della polizza e abbitamo a sta casa che nun c’ha manco un balcone…Ah, bei tempi quanno me venivi a corteggià sotto al terazzino…’mo campamo solo grazie al lavoro mio de pulì le scale…tu nun fai gnente dalla matina alla sera….-
-Giuliè…co’ Verona ho chiuso definitivamente, è inutile che vai a rivangà er passato, e famije nostre stanno ancora litigate , nun ce potemo tornà. Ogni tanto qualche lavoretto lo faccio…me stai sempre a criticà…tu piuttosto nun sarebbe ora che te metti a dieta e te taji ste trecce…-
-Me servono pe’ pulì l’angoletti delle scale, poi me faccio la doccia evvia…Lo sai che pe’ stasera nun c’avemo manco un euro pe’ magnà…Sai che te dico , ecco, pijo le forbici, uno e due, zac, le porto al parucchiere qui sotto che me le sta a corteggià da un sacco de tempo. Le vole pe fa e parucche-
-Brava Giuliè, o vedi che sei geniale…dai, stasera co’ quei du’spicci annamo in pizzeria-
-Sì Romoletto mio…che dici me passo sui capelli lo spray fucsia che ho preso dai cinesi?-
-Certo buzzicona mia, così te vojo, bella integrata co' sto quartiere de periferia-
-Allora me metto pure le calze leopardate e la gonna de finta pelle. Aspettamo che escono li pupi da scola e ce portamo pure loro?
-No, Giuliè, stasera è tutta pe’ noi, quei du’ ciucci dei nostri figli devono da studià che c’hanno vent’anni e ancora nun se diplomano…poi ce pijano in giro perché ancora je raccontamo le romanticherie che facevamo ai bei tempi, quanno eravamo giovani e ricchi…ma ‘mo basta amore mio , me so’ stufato…da oggi me sento che per davero nun semo più de Verona, quell’epoca lì è seppellita pe’ sempre… .mo' semo Giuly Capuleti e Romolo Montecchi de ….de….de VE-ROMA e io te vojo bene ! ahahahhahh….annamo và….come diceva quella in quel film traggico….domani è n’antro giorno …se vedrà-
-Oh, nun te facevo ancora così innamorato, a modo tuo me stai a fa ‘na dichiarazione! Che te devo dì…e stamo mejo noi che nun magnamo mai? …Viè qua, damme un bacio che c’è sempre er lato positivo: si nun magno vedrai che me dimagrisco e torno a esse quella bella petecona de allora!-
-O sai che te dico Giuly, me piaci de più così, cicciottella e burinotta…fatte strigne che co’sto ciuffo fucsia me sembri n’altra ,damme ‘n bacio va’!-
-Che te possino…o Romeo Romeo perché sei tu Romeo?-
-E infatti Giuly mia, nun so’ più Romeo, so’ Romoletto tuo!



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Scrittura creativa scritta il 04/03/2017 - 16:36
Da SILVIA OVIS
Letta n.1562 volte.
Voto:
su 9 votanti


Commenti


Bel racconto, scritto bene e molto originale. Brava Silvia i miei complimenti

Carla Davì 09/05/2017 - 18:29

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UN RACCONTO CHE PIACE NEL VERNACOLESE ROMANESCO E NELL'ORIGINALE TRAMA.
LIETA DOMENICA, SILVIA.

Rocco Michele LETTINI 05/03/2017 - 11:45

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Che me stavo a parde....
Sto brillocco de robetta sopraffina...
Sei stata di una bravura Silvia, senza pari....geniale e "creativa"...
Scrivi divinamente
....ehm, Nn saresti la mia sindaca, altrimenti

La tua assessora


laisa azzurra 05/03/2017 - 10:36

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Molto carina e otiginale

Micaela Palma 05/03/2017 - 08:10

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Molto carina e otiginale

Micaela Palma 05/03/2017 - 08:10

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a sindaca, come te chiama l'amica tua ... quella Azzurra, se Shakespeare t'avesse letto, avrebbe cambiato la trama... fivestars

carlo alberto federici 05/03/2017 - 00:32

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SILVIA... Giulietta e Romeo due romanacci sfegatati ESILARANTE...Una commedia dialettale brillante e divertente. Non c'è niente da fare noi ROMANI siamo forti.
Brava....ho riso tanto

mirella narducci 05/03/2017 - 00:13

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Silvia sei bravissima. Stupendo duetto in romanesco cosi bello da leggere e da godere. Intriganti le battute, originale la trama e gli stupendi battibecchi.
Sei il Goldoni di trastevere. Non sono romano, ma i miei colleghi romani dicevano che era un posto molto intrigante.
Complimenti.

ALFONSO BORDONARO 04/03/2017 - 21:55

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Simpaticissima, una nella fantasia alla Romana...5*

Teresa Peluso 04/03/2017 - 18:46

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Un racconto originale, intervallato con frasi in dialetto romanesco, che ho trovato piacevole nella lettura e abbastanza esililarante. Non mi aspettavo un racconto del genere e questo mi ha colpito in senso positivo! Complimenti per la creatività!

Savino Spina 04/03/2017 - 18:44

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