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Scrivi una storia con questo inizio: Non m’era mai capitato di restare senza un soldo in tasca. Non potevo comprare niente e non avevo più niente da vendere. Finché ero in treno mi piaceva rimirare il tramonto sulla pianura, ma adesso mi lasciava indifferente e faceva tanto caldo che aspettavo con ansia il calare della sera per stendermi a dormire sotto un ponte.


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Una tragedia non annunciata

L'estate promette bene.L'agenda è piena zeppa di impegni...è la stagione lavorativa per Alberto.
le giornate sono afose,il sole sembra voler arrostir anche i sassi...ma ad Alberto piace il caldo e poi...basta una doccia fredda e tutto si riequilibria.
Presto, il camion è in ordine,il gruppo elettrogeno è stato controllato e funziona a menadito, le sedie sono state selezionate e l'amplificazione è stata appena comprata. Solo i fari hanno bisogno di una controllata.Si parte!
Dopo questa stagione, però Alberto ha deciso di lasciare la sua attività a Giorgio, suo figlio, che non ha un lavoro fisso.
Kumar, l'indianino, come sempre aiuta a sistemare tutto e si rende utile.
Il lavoro quasi sempre si svolge sulle piazze nelle adiacenze del mare, per cui spesso la moglie e le due nipotine lo seguono, approfittando per stare con lui e per fare il bagno.
Da un po' di giorni Alberto accusa dolori all'addome, che diventano ogni giorno più insistenti.. Certamente sarà una cosa transitoria e presto ritornerà in forma. in farmacia gli hanno dato dei lassativi , per aiutarlo ad evacuare...ma proprio non ce la fa...
Il pubblico ha occupato le 1000 sedie , che sono state allineate davanti al palco, le luci sono state posizionate, i microfoni regolati... Tutto OK!
Questa sera ci sarà uno spettacolo di Cabaret, col comico Ciakky. Sarà spassoso e la serata passerà in un batter d'occhio.
Il cielo d'agosto è pieno di stelle e la luna si specchia sul mare , lasciando una scia luminosa sulle acque placide. Lo sciabordio delle onde , che si infrangono sugli scogli , forma una musica di sottofondo, che piace molto ad Alberto, che passeggia con la moglie, in riva al mare.
Stanno sempre insieme e non si stancano mai di scambiarsi emozioni, di prendersi per mano e passeggiare . Molti li invidiano, perchè quei due vanno in simbiosi e non litigano mai.
A volte non hanno neanche bisogno di parlare , perchè gli occhi chiacchierano per loro e dicono quanto si amano...
Quella sarà una stagione piena e Alberto continua a prendere impegni per tutta l'estate, sino a Settembre inoltrato. Benissimo, riusciranno a mettere a nuovo il palco , facendo rifare i pannelli di legno dei moduli, con del legno nero, come si usa adesso.
I dolori all'addome però non si allontanano per niente, anzi, diventano sempre più forti , tanto che Alberto decide di chiamare il 118, perchè in ospedale possano somministrargli qualcosa, che gli faccia tirare un sospiro di sollievo.
Grande confusione, grande caos, grande disorganizzazione...
Il pronto soccorso è un trauma permanente: le barelle sprovviste di cuscini o di coperte ...le grida dei malcapitati , che non ricevono subito soccorso...l'iter procedurale identico per qualsiasi patologia ...
Si viene travolti da atteggiamenti di menefreghismoe si attende con pazienza di trovare sollievo e che finalmente arrivi il proprio turno.
Alberto si è contorto sulla barella dalle 8,00 alle 23,00, senza che i medici abbiano trovato una causa plausibile ai suoi dolori.
Ritorna dunque a casa senza un sedativo e senza aver risolto nulla.
la notte trascorre tra grida e dolori, sino a che , alle 8.00 del mattino successivo, richiama il 118, nella speranza di essere trasportato in un altro Ospedale.
Inutile dire che ritorna nell'Ospedale lasciato alle 23,00 del giorno precedente ...L'iter ricomincia con la visita cardiologica, come il mattino precedente..
Trascorre così un altro giorno, sino a che alle 23.00, nuovamente lo dimettono con nulla di fatto:
"Sta bene, non ha nulla, ritorni pure a casa."
Non c'è niente di più sconfortante, che essere scambiati per visionari, mentre si soffre realmente per un malessere....
Sconfortato si accinge nuovamente a lasciare il Pronto Soccorso, senza aver risolto nulla!
i medici sono costernati. Le consulenze chirugiche parlano di addome trattabile, che non ha bisogno di cure...Ma Alberto non evacua da 9 giorni...e non ne può più. La soluzione sarebbe fare una Colonscopia, per scoprire se realmente l'intestino è sano, oppure se c'è qualche problema. Propongono il ricovero, ma dovrà stazionare in Geriatria, in attesa che si liberi un posto in Chirurgia. Così alberto viene parcheggiato nel reparto Geriatria e non riceverà alcuna visita da parte dei chirurghi. Viene messo a dieta e di liquidi e di solidi per 5 giorni.
I dolori continuano imperterriti ed il personale sanitario è assente del tutto.
Finalmente appare un medico e la figlia lo chiama al capezzale del padre...
Ebbene, questo mediconzolo è un borioso, che pensa solo a mettersi in mostra. Lo guarirà lui, con una peretta alta, che gli consentirà di evacuare. Così Alberto si sottopone al trattamento della peretta alta,.
Fuori la moglie attende trepidante e quando inizia a sentire le urla lanciate da Alberto, comincia ad urlare anche lei e viene allontanata in malo modo.
"Signore Gesù, fa che Alberto possa risolvere il suo problema, fa' che non succeda nulla..."
La porta si apre: Alberto è accartocciato su sè stesso, è sudato e tremante....la febbre è altissima e piange sommessamente...
" Cosa gli avete fatto?"
" Si calmi, signora, fra poco il medicinale farà effetto , suo marito evacuerà e tutto ritornerà nella normalità".
---"Alberto, vieni, ti aiuterò io...vedrai che tutto andrà bene...
Con amore deterge il sudore dal corpo di Alberto, rinfresca la fronte con acqua fredda, lo accarezza e lo bacia. Alberto è molto sensibile e vuole un mondo di bene alla moglie. mai e poi mai, vorrebbe vederla preoccupata, perciò le accarezza con tenerezza i capelli e la bacia teneramente sulle gote. Tutto abdrà bene.
La luna brilla nel cielo e le stelle sfavillano nella notte d'agosto.
Le mani sono strette e il dolore non accenna a diminuire.
__"Cara, io credo che sto per morire...mi sento male...
__"Ma cosa dici? Chiamo subito un medico, perchè possa aiutarti a superare questo momento. Appena spunterà il sole, vedrai che starai meglio.
Ma il medico non c'è e l'infermiera si limita a spegnere il pulsante dell'allarme....Non può andare... Domani lo porto via...appena arriverà un medico...
Ed il medico arriva.
__"La prego, mio marito è stato male tutta la notte...gli hanno fatto una peretta alta e da allora i dolori sono insopportabili...Voglio portarlo via!
___Ma cosa dice, signora...adesso lo visiterò e vedrò il da farsi...Esca.
Di nuovo l'attesa, di nuovo il batticuore...ma ha deciso... chiama la figlia, che procura un'ambulanza ed un letto in chirurgia in un altro Ospedale.
__"Signora, quest'uomo ha una colite! Tanto fracasso per nulla!
__Va bene, ma ho deciso di portarlo via, perchè non sta ricevendo assistenza adeguata.
Una lotta per ottenere il permesso di portarlo via.Alberto è felice. ..finalmente lo porteranno in un altro Ospedale e sicuramente risolveranno il suo problema.
Il viaggio della speranza sembra interminabile, mentre la moglie lo cambia e gli deterge il sudore. Le loro mani sono avvinghiate ...i loro occhi parlano il linguaggio dell'amore e, nonostante il dolore, si trasmettono le più belle emozioni, che due cuori innamorati vivono all'unisono....
Lo aspettano, lo visitano, una TAC urgente, lo portano in sala operatoria:
-INTESTINO PERFORATO1.
Un ultimo sguardo, un ultimo bacio, un'ultima stretta di mano...Il sorriso sulle labbra , Alberto consola la moglie e le dice che tornerà presto e continueranno il loro cammino su questa terra...insieme... Deve andare! Un ultimo sguardo, poi la barella sparisce oltre la porta della sala operatoria.
Si prevede una lunga degenza, l'applicazione di sacche, che lo aiuteranno ad evacuare.... Non importa...va tutto bene... tutto tornerà come prima e lei continuerà a stare con Alberto, a curarlo, a coccolarlo....Tutto va bene...
__" Signora, ci dispiace...non abbiamo potuto far nulla...suo marito era già in setticemiae il liquido peritoneo ha invaso l'addome...Hanno perforato il colon...li denunci...Questa è omissione di soccorso...............
No, non può finire così. Le urla si propagano per i corridoi e il corteo accompagna Alberto in terapia intensiva. Lo lasceranno intubato...almeno non si accorgerà del passaggio dalla vita alla morte.
Con lui muore anche la moglie....Si muore in tanti modi ...
e si muore anche d'amore.
Ora è sola, con nel cuore un amore perduto. Non vive sotto un ponte, ma in un eremo solitario, attorniata dai suoi sogni infranti, in compagnia delle stelle, che continuano a brillare e ad illuminare questo mondo, che ormai, per lei, non ha più fascino. E' diventata una "Barbona "...vive di poco, vive di ricordi e di nostalgie.



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Scrittura creativa scritta il 24/04/2017 - 09:53
Da Teresa Peluso
Letta n.1213 volte.
Voto:
su 6 votanti


Commenti


Narrazione intensa e col batticuore fino alla fine l'ho letto con grande coinvolgimento emotivo. Complimenti, sei bravissima!

Giulia Bellucci 25/04/2017 - 09:15

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Un racconto intenso e commovente...attuale e vero nella drammaticità di mala sanità...
Ma a tratti poetico con quella speciale poesia che nasce dal profondo del cuore, quando si è amato tanto l'altro...
Bellissimo!

margherita pisano 25/04/2017 - 08:53

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Un piacevole seguitato frutto maturo del tuo nobile animo.
Lieto meriggio, Teresa.
*****

Rocco Michele LETTINI 24/04/2017 - 15:10

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Complimenti Teresa
piaciuto,ciao

Bruno Abbondandolo 24/04/2017 - 14:51

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Un racconto tragico di mala sanità narrato con grande cura e bravura che fa rivivere quei momenti drammatici e li trasmette con tutto il dolore e le inquietudini in esso contenuti. Molto apprezzata, ciao

Francesco Scolaro 24/04/2017 - 14:32

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