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IL DIARIO IMMAGINARIO

Le istruzioni sono:

Scrivi una pagina di diario di Eva che e' stata cacciata dal paradiso terrestre.


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Con o senza di me

Ho fatto una cosa grave agli occhi di Dio, ora sono qui a rimpiangere il privilegio che avevo, ero la regina del creato, tutti gli animali mi ubbidivano… mentre ora sono schiava del peccato, della sofferenza, con la conseguenza della morte. Si caro diario, tutto e iniziamo quando mi son lasciata ambire dall'idea di essere simile a Dio, dovevo capire che a parlare era un angelo ribelle, e non il serpente, perché Dio aveva dato la parola solo ad Adamo e a me e non agli animali! Poi anche la furbizia che ha usato, quella di parlarmi quando Adamo non era con me.


Faceva apparire quel frutto sempre più invitante, è il ripeteva di continuo: mangialo! Mangialo! è più il cuore mi batteva all'impazzata… più il desiderio era forte, fin quando lo staccato dall'albero e ho tirato un morso. Ho avuto una reazione incontrollata, non riuscivo a capire cosa mi stava accadendo! Mi sentivo strana, provai tanta vergogna, mi coprii le mie nudità! Avevo paura… cercavo di nascondermi da Adamo…non riuscivo a guardarlo in faccia! Lui non capiva il mio stato d’animo, il perché avevo le parti intime coperte! A singhiozzo gli ho detto cosa avevo fatto.


Lui poverino mi ha guardata con un espressione disperata: stringendomi a se dicendomi: “sei tu la mia compagna cosa devo fare, non voglio perderti” era difronte a una scelta: morire con me nel peccato, o restare fedele a Dio. Abbiamo pianto tanto, è per amor mio Adamo: mangio anche lui il frutto proibito. Quando poi cercavamo di nasconderci da Dio! Per la coscienza sporca, le nostre nudità! Dio ci ha chiesto perché abbiamo disubbidito… io diedi la colpa al serpente, e Adamo diede la colpa a me la reazione di Dio e stata istantanea, subito un angelo con una spada fiammeggiante ci ha cacciato fuori dal giardino e non ci ha fatto più entrare.


Per giorni impauriti, abbiamo vagato in cerca di qualcosa per sistemarci… mangiavamo bacche, radici. Ogni giorno era sempre più dura, non cera più il tutto a portata di mano… al posto degli alberi da frutta cera: cardi, spine, erbacce, tanta terra dura, è come se non bastasse Adamo mi incolpava di tutta la situazione, no che avesse torto! ma almeno in quei momenti già pesanti, duri è sotto il sole a zappare la terra! poteva farne a meno. La verità e che non eravamo pronti a tutto questo cambiamento.
Pensavo che l’inganno, le offese, la sofferenza era tutta li! non avevo ancora provato le doglie… partorire con dentro la rabbia per quello che avevo fatto. Quando parlo con Adamo di questo argomento lui, oltre che a prendersela con me come al solito! Incolpa ancora Dio… non vuol capire che la colpa maggiore: è la sua! Poteva non mangiare il frutto, Dio sicuramente avrebbe sistemato le cose… certo non lo avrebbe lasciato da solo, perché gli aveva fatto una promessa: cioè quella di riempire la terra, ed estendere il paradiso, è vivere per sempre… con o senza di me.




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Scrittura creativa scritta il 13/07/2018 - 19:47
Da donato mineccia
Letta n.1040 volte.
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Commenti


Cara Laisa A. Voi donne siete speciali, imprevedibili, difficili da capire, e non e vero che è l'uomo a dominare la donna, Eva ne è un l'esempio. Facendo un accurato studio sulla vita di Eva nelle sacre scritture, sono arrivato a quella interpretazione che hai letto, quella e solo una minima parte della vita di Eva, perché dopo aver partorito il secondo figlio: cambia tutto. Grazie non solo per il commento ma per la brava persona che sei

donato mineccia 17/07/2018 - 09:07

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strana interpretazione
un'Eva che fa autocritica e che rimprovera Adamo per aver ceduto
sicuro che Eva fosse una donna??????
bravissimo!

laisa azzurra 16/07/2018 - 11:46

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