Mi è venuta vicino e mi ha sussurrato in un orecchio.
- E tu scemo mi prometti che ci rivedremo?
- Te lo prometto
Quando mi sono svegliato lei era andata via. Mi aveva lasciato un biglietto
spicchi
Non avremmo mai pensato, mai….
Mi chiamo Filippo e sono un uomo finito, ormai…..
Lei, sposata, separata ed una figlia ormai indipendente
Io, single per scelta, o per scelta di altri (chissà)….
Ci eravamo incontrati in una palestra, un incontro scontato, quasi ovvio…lei schiva, io non meno di lei…eppure, uno sguardo, quei tapis roulat adiacenti e l’asciugamano di lei che rotolava sulla pedana fino a terra. Io scendevo velocemente a raccogliere l’asciugamano ed a porgerglielo con grazia. Lei, con un sorriso, ringraziava.
- Mi scusi, ma davvero mi sento una papera su questo coso….ho anche paura di cadere. Grazie mille!
- si figuri, per così poco…beh, si…se non fosse per il fatto che me l’ha consigliato “vivamente” il medico, di certo, non sarei qui
- Già ah ah ah, i miei 25 minuti sono terminati…ed anche oggi è fatta! Quindi, “a rivederci su queste trappole, allora”…ah, io sono Linda…
- Piacere, Filippo. Si, a presto!
Nulla di chè, quindi…ed immediatamente dopo eravamo tornati a pensare a quel che stavamo pensando esattamente prima delle due chiacchiere…(perché di due, si trattava).
Il venerdì successivo, stessi tapis roulant adiacenti ed un :
- salve
- salve
- guardi, non è per attaccare discorso, ma lei sa mica che tipo di lezione facciano in sala 1?
- No, non ne ho idea. Inoltre, credo siano tutte donne.
- Già, forse dovrei provare….beh, si ci provo. Grazie mi scusi
- Di che? Anzi, mi dica poi se le è piaciuto…..
E da qui ebbe inizio una lunga serie di conversazioni a giorni alterni, lunga quanto il tempo impostato sul macchinario che, guarda caso, aumentava sempre più.
Dopo tre lunghissimi mesi (incredibilmente), non ci davamo più del lei e (strano solo a pensarlo) ci demmo un appuntamento al di là della pedana…..
La invitai per un gelato….(e che pensavate? Un aperitivo? Una pizza? No…per carità)
Linda accettò e ci incontrammo direttamente in gelateria…
Io, jeans blu notte, camicia a quadrettoni blu e beige, cinta nera, scarpe marroni tirate a lucido
Linda, pantalone con pinces celesti, camicia bianca lenta, sopra i pantaloni, infradito
(Beh, due comuni mortali, senza un minimo di gusto estetico e soprattutto senza voglia di far colpo)
Ottimo gelato….(almeno quello)
- Linda, ti piace?
- Si, davvero ottimo….non vorrei sporcarmi la camicia però (…e sai che tragedia….)
- Sai, conosco un posto dove ti danno anche il bavaglino… (che simpaticone)
- Ahahahah bene, allora la prossima volta lì….
Ops, ha detto la prossima volta, quindi mi toccherà invitarla di nuovo…..mmmmmhhhhh……
- Filippo, però la prossima volta il gelato lo offro io (…che esagerazione!)
- Ma io veramente stavo pensando che potremmo andare a mangiarci una pizza….magari anche adesso, che ne dici? (no, vabbè, tutto st’entusiasmo mo’?????)
In realtà la stavo guardando, forse, con un’intensità diversa…mi piaceva come gustava il gelato, come muoveva le mani, mi piacevano i suoi occhi, il suo seno appena accennato, il suo corpo mediterraneo dentro a quegli abiti così ordinari, la sua eleganza, quella di una donna che non sa di essere sensuale e che non fa nulla per apparire….
- Adesso? (e daiiiiiii, andatevi a cambiare, però)….beh, si potrebbe anche fare, perché, no?
Forse anche Linda si stava, per la prima volta, accorgendo di me
- Quindi, prenoto? È una pizzeria carina, dovremmo andare in macchina, però…
- (oh, ma quanta audacia….) ok, va bene. Però, vorrei cambiarmi…si, con questa macchia di cioccolato sulla camicia, proprio non mi va
- Bene, vado a cambiarmi anch’io (e menomale…). Dove posso passarti a prendere?
- Abito in via LAGIOCONDA 13 (e dov’altro potevi abitare????)
- Ok, passo da te fra un’oretta al massimo
Puntualissimo, con una range rover velar rossa, vestito di tuttopunto, casual ma ricercato e quella barba incolta che per la prima volta, ho notato, le stava provocando una seppur minima emozione…..
Lei, splendida. Un abito blu aderente, a sottolineare il punto vita, capelli sciolti ed un trucco appena accennato, estremamente sensuale.
Quasi non la riconosco…. che spettacolo!
****
Beh, è qui che comincia la storia, la nostra storia….
Due anime uscite da un bozzolo, con tanta voglia di rientrarci che, controvoglia si conoscono, controvoglia si incontrano, si parlano…..
Non vi scriverò del nostro amore, ma di quella gioia di vivere che non avremmo mai pensato di possedere, di quei giochi da bambini, di quelle uscite in bicicletta (….al diavolo la palestra) e di quei baci rubati al tramonto, all’alba, alla cena, alla spesa, ai corsi di aggiornamento…insomma, quell’assolutezza che si vive raramente nella reatà, raramente nel quotidiano….
Di quei biglietti sparsi con: ti amo! Torno per cena…aspettami dove sai! Come potrò arrivare fino a domani senza sfiorare il tuo seno???? In bici? Si, ma prima hai un impegno importante, non ricordi? Aspetterò con ansia le tue labbra da mordere, la tua pelle morbida per poi lasciarmi morire…o anche: incredibile, cercavo lo zucchero ed ho trovato le scarpe che cercavo ieri, sei folle! Oppure: inutile che mi lasci la macchina se ti porti via le chiavi prrrrr, o anche: ma pensi che il secchio della spazzatura arrivi con le proprie gambe fino al cassonetto??? svuotaloooooooo
Un amore….breve, quanto una pagina di diario, intenso… quanto il profumo del gelsomino, puro e cristallino quanto l’acqua di sorgente
Ma Linda non poteva ed io non sapevo
E poi, quella notte come tante altre, le nostre risa, quel bicchiere di vino fruttato, la sua pelle morbida e setosa, il mio desiderio, la sua sensualità, le parole sussurrate all’orecchio, granelli di sabbia dappertutto, il suo profumo ovunque….ci addormentammo abbracciati, come sempre del resto.
Non riuscivo a svegliarmi, la testa pesante, i sogni insistenti, irrequieti
E la nascita di quel giorno, con quella splendida aurora
Mi è venuta vicino e mi ha sussurrato in un orecchio:
- E tu, scemo mi prometti che ci rivedremo?
- te lo prometto.
Quando mi sono svegliato lei era andata via. Mi aveva lasciato un biglietto.
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Ma quando un ciambellone viene male, meglio buttarlo via ed, eventualmente, ripreparare accuratamente gli ingredienti.
Un bacio a Felice sabato a voi tutti
Magari andava lasciata lievitare un po'per apportare in seguito qualche modifica, ma lo puoi sempre fare.
Letta davvero con piacere, anche se in ritardo...
Brava e buon fine settimana!
Grazia, sei in angelo.
Sai, come quando fai una torta, un ciambellone...e ti rendi conto, alla fine, di nn aver messo il lievito...
Ma...alla prossima sfida!!!!
Un bacio a tutti
la seconda parte è trascinante
Bacio tesoro
Sei super
Un abbraccio
Ci sono errori, nn c'è emozione. Va beh, è andata così
...ma GRAZIEEEEE
dopo la conoscenza apri alla bellezza dell'innamoramento, uno stato di grazia sublime, e lì mi hai dato i brividi...
Stupenda e trascinante Laisa
Un applauso alla tua scrittura
Con tanto bene