CONTAMINAZIONE DI FAVOLE
Le istruzioni sono:
Scrivi un racconto in chiave umoristica in cui personaggi di favole famose s'incontrano
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Donne, du du du...
“Carrozzaaaaaa!”
“Carrozzaaaaaa!”
Il cocchiere, dall'udito difettoso, esitò un attimo a tirare le redini ai poveri topolini, trasformati sì in splendidi destrieri, ma lui, che era davvero un vecchio cavallo sapeva che il morso non era così piacevole quando ti serra la bocca. Ecco perchè, la sua frenata fu dolce.
Le due ragazze, tenendosi su gli abiti da sera, corsero verso la carrozza, una da destra l'altra da sinistra, arrivarono all'altezza del povero cocchiere...
“Ho chiamato prima io!” disse la Bella Addormentata nel bosco, sbadigliando.
“Eh no, io c'ero prima, ero già sul bordo della strada da un pezzo!” si risentì Cenerentola mentre le polveri sottili nelle narici la facevano starnutire.
Saggio, il cocchiere suggerì “Io avrei due posti sulla carrozza, signorine, se mi dite la vostra destinazione vedo di accontentarvi tutte e due.”
“Io vado al castello de La belle e la bete, dove c'è una grande festa, io sono l'invitata” sottolineò l'Addormentata.
“Io, invece, sono un'imbucata, ma ci vado ugualmente” stizzita la Cenerentola.
“Bene” sospirando il cocchiere “Ihihih” gli sfuggì un nitrito che voleva dire “Salite e zitte per favore”.
Sospettose le due fanciulle montarono con fatica sulla carrozza, i tacchi dodici centimetri e la sottogonna di tulle s'impigliarono più volte nel gradino. Una accanto all'altra, sedute.
“Potremmo dividere la spesa del cocchio, che ne dici?” suggerì Cenerentola.
“A me pagherà il principe, ne sono certa!” disse l'Addormentata mentre le calava la palpebra guardando al di là del finestrino.
“Bon per te che sei così sicura...io devo sempre arrangiarmi, pagherò da sola allora” e si soffiava il naso con un fazzoletto nero come la pece ma sul quale erano ricamate in rosso le cifre V.L.
Curiosa l'Addormentata “Ma di chi è quel nome...?”
“Ah, lui?! Vecchio Lupo...” distratta la Cenerentola.
“Ma sei matta ad accettare un regalo dal Lupo?”
“Ah, ma noi siamo amici da un sacco di tempo, piuttosto guardati bene dal Cacciatore, lui sì che è un fetentone” scuotendo quelle tracce di cenere che si alzavano dal vestito.
“Ma sai...” con gli occhi bassi l'Addormentata “non sono sicura che il principe pagherà...dipende se la Regina gli dà i soldi o meno. Pensa te, a trentanni suonati vive ancora con la paghetta della mamma”.
“Maremma Svizzera” scappò di bocca alla Cenerentola.
“Che c'entra la Svizzera?”
“Niente, lascia perdere, piuttosto ma tu non dovevi dormire fino al bacio del principe... alfa?!”
“Ho dormito sai?!! Eh... se ho dormito, ma poi mi so' svegliata, ecco. Ho pensato che dormi oggi e dormi anche domani, non avrei avuto più l'età per il ballo, e non solo! Così mi son fatta una doccia e via...!”
“Ottima pensata, siamo sulla stessa barca , diciamo carrozza ok?!”
“Ben detto...” fu l'ultima cosa che l'Addormentata disse perchè un colpo di sonno la fece dormire fino a quando la musica proveniente dal Castello, passando tra i rami delle querce fece tremare tutte le foglie d'un botto, annunciando che la meta, era lì, ad un passo da loro.
Pagarono la corsa al cocchiere che fece loro lo sconto, a patto, di non emettere scontrino e alla fine ciò che loro desideravano, era solo spendere meno. E così scesero baciandolo, e a lui,”Ihihihi” sfuggì l'ennesimo nitrito, di saluto, osservando quelle due bellezze avviarsi al castello.
All'entrata, un tizio, faceva una rigida selezione, perché si sa la festa era di èlite.
Tutti lo chiamavano il Cappellaio matto e faceva entrare solo chi rispondeva a certe sue strane domande. Cenerentola e Addormentata si presentarono a lui, distanti l'una dall'altra.
“Ah, sentiamo che cosa mi dite... che giorno è, e che ora?!”
“Oggi è la Candelora!” timida l'Addormentata.
“E sono le 22...” aggiunse Cenerentola.
“Bene, e di quale anno?” il Cappellaio abbassando il tono.
Le due ragazze si avvicinarono, prendendosi per mano, risposero in coro “La data di oggi è un palindromo... diccelo tu che anno è ...” a quel punto il Cappellaio non pote' fare altro che togliersi il cappello con un gesto cavalleresco, facendo loro spazio le lasciò passare. Strizzò l'occhio al Bianconiglio, nascosto dietro la grande quercia, e sottovoce sibilò “Ne sanno una più del ...mmmh più di me, queste ragazze!” notando però che le fanciulle entrarono nel salone, mano nella mano.
La Belle e la Bete vennero loro incontro.
“Ma non era una Bestia lui...?” stupita Cenerentola.
“Sì, ma l'amore l'ha trasformato...” sospirò l'Addormentata.
“L'amore fa miracoli davvero!” a bocca aperta Cenerentola.
“Più che altro la chirurgia estetica...” invidioso l'Orco mentre si cimentava in una bachata con l'avvenente Sirenetta, alla quale gli invitati, quando passava vicino al bordo della pista, tiravano un secchio di acqua salata per rinfrescarla.
Le ragazze sorridevano in tutta quella baraonda, Cenerentola chiese
“Ma nella sala accanto ci sarà la disco?!”
“La disco??! Quella disco?? Ma quanti anni hai?” chiese Addormentata che si era ben svegliata.
“Ma che te frega?” ridendo Cenerentola la tirò per mano nel salone attiguo dove le note di “I will survive” di Gloria Gaynor attirarono tutti i partecipanti dalle sale del Castello, compreso le segrete, e le ragazze si buttarono in un ballo liberatorio, soprattutto da quelle scarpe massacranti.
Furono due ore di felicità e di libertà dove la musica anni 70 e 80 ( se ti vuoi divertire si sa, devi metter su quella!) fece scatenare ogni ospite del castello, e tutti sorridenti cantando a squarciagola si confusero l'uno con l'altro, principi e principesse, servitù, cani e gatti, anche quelli con gli stivali.
Uffa...dodici rintocchi...
Di fretta Cenerentola e Addormentata, sapendo che i lampioni si sarebbero spenti nelle strade e che, il cocchiere a quell'ora già dormiva sul telecomando della tv, decisero di abbandonare la festa.
Appena uscite dal castello videro una ragazza dai capelli scuri che si avviava sul sentiero verso il bosco...
“Ehi” gridò Cenerentola “Dove vai da sola?”
Girandosi lei “A casa, e voi?”
“Ma sei Biancaneve!!!” sorrisero le ragazze “Ma non eri qui con i sette nani?”
“Oh sì sì” rispose lei “li ho lasciati al castello. Uno brontolava sulla scelta dello champagne, l'altro faceva domande a tutti per capire se avevano studiato, il cucciolo si è addormentato... e io?!
Non si sono nemmeno accorti che sono uscita...”
“Allora, torniamo a casa tutte e insieme?” facendo un passo di ballo L'Addormentata.
“Sì, sarebbe bello...”intristita Cenerentola “Siamo più sicure se chiamiamo il Lupo!”
“Ma sempre Lupo è! Potremmo fidarci di lui...?” spaventata l'Addormentata.
“Potremo mai uscire la sera, libere di camminare senza paura?!” aggiunse Biancaneve.
“Nelle favole no di certo...” sospirò l'Addormentata.
“Maremma Svizzera!” gridò Cenerentola “ ho dimenticato le scarpette al Castello!”
“Ed ora, che succederà?” in coro le ragazze.
“Ora?! Mi sbuccerò tutti i piedi sui sassi!!!!!!!!”
Scoppiarono a ridere, felici e consapevoli, cantando “Donne, du du du...” nell'attesa che il Lupo arrivasse alle soglie del bosco................................................. .......................................................
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Ma non c'era anche Alice nella sala dei piccoli?!!
“Sì, ma lei preferisce rientrare nella tana del coniglio, almeno là, forse, il paese, è “delle meraviglie”!
“Carrozzaaaaaa!”
Il cocchiere, dall'udito difettoso, esitò un attimo a tirare le redini ai poveri topolini, trasformati sì in splendidi destrieri, ma lui, che era davvero un vecchio cavallo sapeva che il morso non era così piacevole quando ti serra la bocca. Ecco perchè, la sua frenata fu dolce.
Le due ragazze, tenendosi su gli abiti da sera, corsero verso la carrozza, una da destra l'altra da sinistra, arrivarono all'altezza del povero cocchiere...
“Ho chiamato prima io!” disse la Bella Addormentata nel bosco, sbadigliando.
“Eh no, io c'ero prima, ero già sul bordo della strada da un pezzo!” si risentì Cenerentola mentre le polveri sottili nelle narici la facevano starnutire.
Saggio, il cocchiere suggerì “Io avrei due posti sulla carrozza, signorine, se mi dite la vostra destinazione vedo di accontentarvi tutte e due.”
“Io vado al castello de La belle e la bete, dove c'è una grande festa, io sono l'invitata” sottolineò l'Addormentata.
“Io, invece, sono un'imbucata, ma ci vado ugualmente” stizzita la Cenerentola.
“Bene” sospirando il cocchiere “Ihihih” gli sfuggì un nitrito che voleva dire “Salite e zitte per favore”.
Sospettose le due fanciulle montarono con fatica sulla carrozza, i tacchi dodici centimetri e la sottogonna di tulle s'impigliarono più volte nel gradino. Una accanto all'altra, sedute.
“Potremmo dividere la spesa del cocchio, che ne dici?” suggerì Cenerentola.
“A me pagherà il principe, ne sono certa!” disse l'Addormentata mentre le calava la palpebra guardando al di là del finestrino.
“Bon per te che sei così sicura...io devo sempre arrangiarmi, pagherò da sola allora” e si soffiava il naso con un fazzoletto nero come la pece ma sul quale erano ricamate in rosso le cifre V.L.
Curiosa l'Addormentata “Ma di chi è quel nome...?”
“Ah, lui?! Vecchio Lupo...” distratta la Cenerentola.
“Ma sei matta ad accettare un regalo dal Lupo?”
“Ah, ma noi siamo amici da un sacco di tempo, piuttosto guardati bene dal Cacciatore, lui sì che è un fetentone” scuotendo quelle tracce di cenere che si alzavano dal vestito.
“Ma sai...” con gli occhi bassi l'Addormentata “non sono sicura che il principe pagherà...dipende se la Regina gli dà i soldi o meno. Pensa te, a trentanni suonati vive ancora con la paghetta della mamma”.
“Maremma Svizzera” scappò di bocca alla Cenerentola.
“Che c'entra la Svizzera?”
“Niente, lascia perdere, piuttosto ma tu non dovevi dormire fino al bacio del principe... alfa?!”
“Ho dormito sai?!! Eh... se ho dormito, ma poi mi so' svegliata, ecco. Ho pensato che dormi oggi e dormi anche domani, non avrei avuto più l'età per il ballo, e non solo! Così mi son fatta una doccia e via...!”
“Ottima pensata, siamo sulla stessa barca , diciamo carrozza ok?!”
“Ben detto...” fu l'ultima cosa che l'Addormentata disse perchè un colpo di sonno la fece dormire fino a quando la musica proveniente dal Castello, passando tra i rami delle querce fece tremare tutte le foglie d'un botto, annunciando che la meta, era lì, ad un passo da loro.
Pagarono la corsa al cocchiere che fece loro lo sconto, a patto, di non emettere scontrino e alla fine ciò che loro desideravano, era solo spendere meno. E così scesero baciandolo, e a lui,”Ihihihi” sfuggì l'ennesimo nitrito, di saluto, osservando quelle due bellezze avviarsi al castello.
All'entrata, un tizio, faceva una rigida selezione, perché si sa la festa era di èlite.
Tutti lo chiamavano il Cappellaio matto e faceva entrare solo chi rispondeva a certe sue strane domande. Cenerentola e Addormentata si presentarono a lui, distanti l'una dall'altra.
“Ah, sentiamo che cosa mi dite... che giorno è, e che ora?!”
“Oggi è la Candelora!” timida l'Addormentata.
“E sono le 22...” aggiunse Cenerentola.
“Bene, e di quale anno?” il Cappellaio abbassando il tono.
Le due ragazze si avvicinarono, prendendosi per mano, risposero in coro “La data di oggi è un palindromo... diccelo tu che anno è ...” a quel punto il Cappellaio non pote' fare altro che togliersi il cappello con un gesto cavalleresco, facendo loro spazio le lasciò passare. Strizzò l'occhio al Bianconiglio, nascosto dietro la grande quercia, e sottovoce sibilò “Ne sanno una più del ...mmmh più di me, queste ragazze!” notando però che le fanciulle entrarono nel salone, mano nella mano.
La Belle e la Bete vennero loro incontro.
“Ma non era una Bestia lui...?” stupita Cenerentola.
“Sì, ma l'amore l'ha trasformato...” sospirò l'Addormentata.
“L'amore fa miracoli davvero!” a bocca aperta Cenerentola.
“Più che altro la chirurgia estetica...” invidioso l'Orco mentre si cimentava in una bachata con l'avvenente Sirenetta, alla quale gli invitati, quando passava vicino al bordo della pista, tiravano un secchio di acqua salata per rinfrescarla.
Le ragazze sorridevano in tutta quella baraonda, Cenerentola chiese
“Ma nella sala accanto ci sarà la disco?!”
“La disco??! Quella disco?? Ma quanti anni hai?” chiese Addormentata che si era ben svegliata.
“Ma che te frega?” ridendo Cenerentola la tirò per mano nel salone attiguo dove le note di “I will survive” di Gloria Gaynor attirarono tutti i partecipanti dalle sale del Castello, compreso le segrete, e le ragazze si buttarono in un ballo liberatorio, soprattutto da quelle scarpe massacranti.
Furono due ore di felicità e di libertà dove la musica anni 70 e 80 ( se ti vuoi divertire si sa, devi metter su quella!) fece scatenare ogni ospite del castello, e tutti sorridenti cantando a squarciagola si confusero l'uno con l'altro, principi e principesse, servitù, cani e gatti, anche quelli con gli stivali.
Uffa...dodici rintocchi...
Di fretta Cenerentola e Addormentata, sapendo che i lampioni si sarebbero spenti nelle strade e che, il cocchiere a quell'ora già dormiva sul telecomando della tv, decisero di abbandonare la festa.
Appena uscite dal castello videro una ragazza dai capelli scuri che si avviava sul sentiero verso il bosco...
“Ehi” gridò Cenerentola “Dove vai da sola?”
Girandosi lei “A casa, e voi?”
“Ma sei Biancaneve!!!” sorrisero le ragazze “Ma non eri qui con i sette nani?”
“Oh sì sì” rispose lei “li ho lasciati al castello. Uno brontolava sulla scelta dello champagne, l'altro faceva domande a tutti per capire se avevano studiato, il cucciolo si è addormentato... e io?!
Non si sono nemmeno accorti che sono uscita...”
“Allora, torniamo a casa tutte e insieme?” facendo un passo di ballo L'Addormentata.
“Sì, sarebbe bello...”intristita Cenerentola “Siamo più sicure se chiamiamo il Lupo!”
“Ma sempre Lupo è! Potremmo fidarci di lui...?” spaventata l'Addormentata.
“Potremo mai uscire la sera, libere di camminare senza paura?!” aggiunse Biancaneve.
“Nelle favole no di certo...” sospirò l'Addormentata.
“Maremma Svizzera!” gridò Cenerentola “ ho dimenticato le scarpette al Castello!”
“Ed ora, che succederà?” in coro le ragazze.
“Ora?! Mi sbuccerò tutti i piedi sui sassi!!!!!!!!”
Scoppiarono a ridere, felici e consapevoli, cantando “Donne, du du du...” nell'attesa che il Lupo arrivasse alle soglie del bosco................................................. .......................................................
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Ma non c'era anche Alice nella sala dei piccoli?!!
“Sì, ma lei preferisce rientrare nella tana del coniglio, almeno là, forse, il paese, è “delle meraviglie”!
Scrittura creativa scritta il 06/02/2020 - 10:01
Letta n.1248 volte.
Voto: | su 8 votanti |
Commenti
Sottolineo ancora una volta la Tua innata capacità nella scrittura ed in questo caso, la corposità e lo spessore dato ad ogni personaggio del racconto, in maniera esemplare. Brava, brava, brava
Gianny Mirra 18/02/2020 - 02:23
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Complimenti pe la tessitura e l'intreccio del racconto.
santa scardino 16/02/2020 - 21:02
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Bravissima Grazia, mi sono divertita molto a leggere questa tua favola ironica, ben scritta e con un ritmo che trascina il lettore senza noia, nel fare la conoscenza dei tanti personaggi che si avvicendano in un perfetto incastro.
E poi la Cenerentola toscana...divina!!
E poi la Cenerentola toscana...divina!!
PAOLA SALZANO 14/02/2020 - 09:36
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GRAZIE a tutte le Favolose e Favolosi!!!
Grazia Giuliani 13/02/2020 - 17:28
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Sei molto brava, anche nei racconti. Riesci scrivendo a condurre l'attenzione fino all'ultimo punto.
mare blu 09/02/2020 - 18:10
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Molto simpatica fantasiosa e divertente, complimenti!
Maria Luisa Bandiera 06/02/2020 - 20:57
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Spassosissimo con donne “da favola “ come protagoniste...bravissima Grazia
Anna Maria Foglia 06/02/2020 - 20:48
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Maremma, che bel testo! :D
Atrebor Atrebor 06/02/2020 - 18:02
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Spassoso, godibile, ben scritto e di gran fantasia. la penso come Antonio...maremma Svizzera non l'avevo mai sentita, si usa anche all'elba, ma senza la nazione....eheheheh....ciaociao, e brava!
Giacomo C. Collins 06/02/2020 - 13:00
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In qualsiasi genere di scrittura tu ti cimenti tu lo fai alla grande come in questo dove la fantasia cammina a pari passo con una capacità davvero notevole che non può non laurearti una scrittrice di grande spessore.Complimenti Grazia per questo racconto che mi ha divertito dall'inizio alla fine e dove ho apprezzato sopratutto il dialogo.
Antonio Girardi 06/02/2020 - 12:47
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Mi sono sorpreso che il principe non abbia pensato alla musica dal vivo...da Sanremo è stato escluso un gruppo per me favoloso: Hansel alle tastiere e Gretel alla voce. Di solito si esibiscono su di un palco col tetto di cioccolato e le pareti di Pan di zucchero, e cantano in motivetto che fa du-du-du da-da-da.
Ovviamente scherzo, divertentissima scrittura col tuo impeccabile modo di scrivere
Ovviamente scherzo, divertentissima scrittura col tuo impeccabile modo di scrivere
Mirko D. Mastro(Poeta) 06/02/2020 - 12:23
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