TUTTO CAMBIA
Le istruzioni sono:
Scrivi un racconto in cui descrivi fatti (in modo creativo) sull'attuale fase di cambiamento.
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Una goccia, il mio universo
Vivo, in una goccia d'acqua che pian piano si espande.
Come me tantissimi altri, un numero sterminato di individui di cui non conosco l'esistenza, esseri di ogni forma, dimensione e colore.
Occupo insieme ad una parte di loro una bolla che galleggia nell'immensità di questa piccola goccia, che io reputo la mia casa, è estremamente fragile, ma dal suo interno sembra impossibile.
Nel mio mondo sono il leader indiscusso, tutte le specie mi temono e negli ultimi secoli sono stato un arrogante conquistatore.
Ora mi sono reso conto delle mie opere e soprattutto degli errori, è questo che in realtà rende grande la mia specie; quando credi non ci sia più niente da dire, ti sorprende.
Sto vivendo un periodo che non credevo potesse più accadere.
Sono sotto attacco da qualcosa di infinitesimamente piccolo, non è “Cattivo”, è “Mortale”.
Non è un leone che si gode la sua preda dopo la caccia.
Probabilmente neanche lo sa, lui non pensa, non ha consapevolezza di essere un mietitore, sa solo moltiplicarsi come un parassita in una terra fertile.
Inizialmente ho sottovalutato la cosa, per poi spaventarmi.
E' difficile credere e difendersi da qualcosa che non riesci a vedere.
So per certo che c'è, mi ha ferito profondamente, mi ha portato via la quotidianità, la serenità e persone care.
Ma esistevo prima e continuerò ad esserci dopo il suo fugace passaggio, avrò ferite che mi lasceranno cicatrici a monito della sua esistenza passata e della mia fragilità, ma mi ha reso più forte e fatto ritrovare valori e fiducia nei miei simili.
Più debbo proteggermi tra le mie mura, più mi rende forte come uomo e vicino a chi è in trincea, che ama e lotta per il nostro posto in questa inestimabile bolla, all'interno del suo universo.
Il mio mondo la “Terra” che mai come ora riscopro, non potendo spostarmi liberamente, nei miei ricordi e nei miei sogni.
Tornerò ad abbracciare i miei cari, piangerò sulle tombe di chi non ho potuto coprire e mai come prima darò un valore alla mia salute, a ciò che ha causato questo microscopico parassita e all'importanza di vivere in simbiosi con un mondo più anziano di me e molto più longevo.
Non sono che di passaggio... ma non sarà lui e meno che mai io a far traboccare il vaso.
Firmato,
L'Uomo
Come me tantissimi altri, un numero sterminato di individui di cui non conosco l'esistenza, esseri di ogni forma, dimensione e colore.
Occupo insieme ad una parte di loro una bolla che galleggia nell'immensità di questa piccola goccia, che io reputo la mia casa, è estremamente fragile, ma dal suo interno sembra impossibile.
Nel mio mondo sono il leader indiscusso, tutte le specie mi temono e negli ultimi secoli sono stato un arrogante conquistatore.
Ora mi sono reso conto delle mie opere e soprattutto degli errori, è questo che in realtà rende grande la mia specie; quando credi non ci sia più niente da dire, ti sorprende.
Sto vivendo un periodo che non credevo potesse più accadere.
Sono sotto attacco da qualcosa di infinitesimamente piccolo, non è “Cattivo”, è “Mortale”.
Non è un leone che si gode la sua preda dopo la caccia.
Probabilmente neanche lo sa, lui non pensa, non ha consapevolezza di essere un mietitore, sa solo moltiplicarsi come un parassita in una terra fertile.
Inizialmente ho sottovalutato la cosa, per poi spaventarmi.
E' difficile credere e difendersi da qualcosa che non riesci a vedere.
So per certo che c'è, mi ha ferito profondamente, mi ha portato via la quotidianità, la serenità e persone care.
Ma esistevo prima e continuerò ad esserci dopo il suo fugace passaggio, avrò ferite che mi lasceranno cicatrici a monito della sua esistenza passata e della mia fragilità, ma mi ha reso più forte e fatto ritrovare valori e fiducia nei miei simili.
Più debbo proteggermi tra le mie mura, più mi rende forte come uomo e vicino a chi è in trincea, che ama e lotta per il nostro posto in questa inestimabile bolla, all'interno del suo universo.
Il mio mondo la “Terra” che mai come ora riscopro, non potendo spostarmi liberamente, nei miei ricordi e nei miei sogni.
Tornerò ad abbracciare i miei cari, piangerò sulle tombe di chi non ho potuto coprire e mai come prima darò un valore alla mia salute, a ciò che ha causato questo microscopico parassita e all'importanza di vivere in simbiosi con un mondo più anziano di me e molto più longevo.
Non sono che di passaggio... ma non sarà lui e meno che mai io a far traboccare il vaso.
Firmato,
L'Uomo
Scrittura creativa scritta il 30/04/2020 - 22:17
Da P. Capuana
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