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UN GIALLO

Le istruzioni sono:

scrivi un racconto giallo che inizi così: ... ci chiesero di ricostruire il fatto. Vollero da noi molti dettagli su come avevamo passato le ore tra le dodici, quando ci avevano visti tornare dalla chiesa…


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Innocenti evasioni

Ci chiesero di ricostruire il fatto.
Vollero da noi molti dettagli su come avevamo passato le ore tra le dodici quando ci avevano visto tornare dalla chiesa e le tredici e trenta, quando Mario del tabacchino, buttando via l'immondizia aveva visto un corpo tra il cassonetto della carta e quello blu della plastica.
Accasciato come dormisse.
Io e Fiorenza, mia moglie, uscendo dalla Santa Messa, uno accanto all'altra c'eravamo seduti sul muretto che vicino alla parete della chiesa ha un pezzetto d'ombra. Avevamo ancora voglia di stare all'aperto. In questi ultimi giorni d'agosto, oramai si sa, che il sole risparmia quella zona ristretta fino alle dodici e trenta circa, quando, superando il tetto infuoca prima i rosoni ai lati del portone, proiettando i colori sfaccettati sull'acquasantiera, appena lì, un passo prima dell'altare della Madonna, e poi, sembra quasi sciogliere quel muretto, che negli anni settanta qualche disgraziato ha fatto costruire fuori dalla chiesa. Ci sarà anche del catrame dentro.
A quel punto io e la mia signora, come sempre, c'eravamo incamminati verso le nostre case.
Gliel'ho detto e ridetto ai carabinieri che il giorno dopo hanno chiamato tutti quelli che erano in chiesa. Poi quelli che erano per strada. Non ci voleva tanto. Oltre al prete, al chierichetto, eravamo noi due e altre cinque, sei persone.
“Dunque signor Giulio, abbiamo ricostruito l'itinerario di domenica mattina- così disse dopo un'ora che ripeteva le stesse domande, il carabiniere in piedi. Quello seduto, s'asciugava il sudore tra i baffi e la bocca, con la mascherina che s'era abbassato sulla gola- ma, la cosa essenziale è capire se c'era conoscenza tra lei e l'avvocato Alessandro, trovato morto, poco dopo che la telecamera della banca posta tra la chiesa e l'isola ecologica, ha ripreso un passante, inquadrato a metà circa, ma identificabile nella camicia azzurra che i testimoni riconoscono come essere quella da lei indossata?!”
“Mah, a parte che non so dove sia l'isola in questo deserto?! E poi, se lo dicono i testimoni che avevo la camicia azzurra?! Io, per sapere che cosa ho addosso oggi, mi devo guardare allo specchio. Comunque sì, se ero io non lo so, ma di lì, dalla banca, ci si deve passare per forza . E allora? È un delitto? Ma di che è morto? Si sa?”
A quel punto i due si sono scambiati il posto. S'è capito che chi fa le domande deve stare in piedi.
“Lo conosce o no l'avvocato?- disse il carabiniere coi baffi inzaccherati di sudore - ah mi scusi mi tiro su la mascherina.”
“No, no la lasci così perché se non si vede la bocca non si capisce niente. È l'avvocato del processo di mia moglie... - l'ho detto sottovoce perché so che a Fiorenza non piace ricordare quel giorno in tribunale – si conosce bene. Domenica però non sembrava lui, vestito come fosse al mare. Già lì c'è l'isola...”
“ Allora, che è successo?” mentre il carabiniere si era avvicinato alla finestra guardando al di là del vetro, ma noi sapevamo che ci guardava riflessi per vedere che faccia stavamo facendo.
“ Ma che volete che sia successo? Un saluto. Strozzato in gola eh, e via, verso casa.
C'era un sole a quell'ora. Quello delle ore bruciate. I vecchi devono stare al riparo.”
I due si son guardati, dal basso in alto, dall'alto in basso “ Un grave trauma alla testa, ecco come è morto, l'autopsia ci dirà di più. Per ora basta così, continueremo un'altra volta. C'è l'inferno qui dentro oggi.”
Così ce ne siamo andati. Io e mia moglie, con le nostre mani scivolate sui fianchi, strette come un morso.
“Fiorenza hai fatto bene a stare zitta. Meno si parla e meglio è nella vita. Povero avvocato però...Amore t'avevo detto di non mettere la mascherina! Capirai, è sbucato dall'isola ecologica, dalla spazzatura via, con i calzoncini corti l'avvocato...! Ha visto me, che mi vede come il diavolo, dopo tutto quello che gli ho detto in tribunale e accanto... una mascherina volante. E per metterci la ciliegina sulla torta gli hai detto -Buongiorno avvocato con quelle gambine secche non se li dovrebbe mettere i pantaloni corti.- ecco che è diventato bianco come un lenzuolo. Che ci restasse stecchito non c'avrei pensato. Avrà sbattuto la testa, accanto ai cassonetti c'era uno scaldabagno. Ecco perché quando mi son girato, dall'isola spuntavano i piedi che ballonzolavano.
Ma che si poteva fare noi? Te lo ricordi che ha detto in tribunale per difendere quel delinquente che ti ha investito e ti ha lasciato lì sola in una pozza di sangue? Quelle parole per me ogni giorno sorgono col sole - D'altronde visto l'avanzata età della signora possiamo dedurre che ella abbia attraversato la strada senza guardare o addirittura vedere! -”
“Sono arrivata Giulio, non ci pensare più. Vado. Alle sei chiudono e devo rientrare al mio posto. Meglio che nessuno si accorga...che ogni tanto io e te si scappa...”
Fiorenza lascia la sua mano e va.
Lui la guarda varcare il cancello.
Il vialetto di ghiaia bianca, immobile sotto i suoi passi, l'accoglie.
Ha l'abito rosso legato alla vita. Il laccio sfatto strofina sulle statue annerite che accompagnano i visitatori fino al grande cipresso, da lì le tombe a terra si aprono alla vista e a Giulio chiudono l'immagine di lei che dal rosso scolora tra i marmi bianchi.
L'ultimo saluto echeggia dal sorriso della foto.
Una farfalla disegna un'ombra sulle mani di Giulio attaccate alle sbarre del cancello
“A domani anima mia, le innocenti evasioni non hanno mai ammazzato nessuno!”


Nota:titolo preso in prestito da Battisti e Mogol.




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Scrittura creativa scritta il 29/08/2020 - 16:41
Da Grazia Giuliani
Letta n.750 volte.
Voto:
su 4 votanti


Commenti


Ho trovato questo racconto ..pieno di umanità e carico d'amore! Scritto divinamente

barbara tascone 31/08/2020 - 00:19

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Scrittura creativa di foscoliana memoria, in cui traspare chiaramente la "corrispondenza d'amorosi sensi" fra i vivi e i morti, allorché i vivi non smettono mai d'amare i defunti e, attraverso il loro ricordo, li mantengono ancora in vita

Afrodite T 30/08/2020 - 17:45

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... Senza parole
Testo, originalità, emozione, sorpresa e cura della scrittura di un'eccellenza senza eguali.
Nelle scritture, senza nulla togliere agli altri autori, sei insuperabile, Grazia

laisa azzurra 30/08/2020 - 14:42

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"La morte non esiste, figlia. La gente muore solo quando viene dimenticata", mi spiegò mia madre poco prima di andarsene. Se saprai ricordarmi, sarò sempre con te..." (Isabel Allende).
Dai tuoi racconti emerge sempre tanta sensibilità, con un pizzico di umorismo...
Ti abbraccio, Grazia

PAOLA SALZANO 29/08/2020 - 19:36

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L’amore sconfinato verso la moglie defunta esce dal bordo di questo magnifico racconto e investe il lettore di tutta la sua emozione. Originali e toccanti le “innocenti evasioni”. Ciao Grazia

Anna Maria Foglia 29/08/2020 - 18:05

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“Se le persone che amiamo ci vengono portate via, perché continuino a vivere, non dobbiamo mai smettere di amarle. (…) le persone muoiono, ma il Vero Amore è per sempre.
Ora so che a volte, se l'amore è vero amore, niente può separare due persone fatte per stare insieme”
(1994, The Crow)



Mirko D. Mastro(Poeta) 29/08/2020 - 17:22

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