Giugno:
Le istruzioni sono:
Quell'estate del...
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Verbo
No, dolce spirito delle montagne, vivere non è una questione di quantità né di qualità.
Non è un patetico accumulo di esperienze, di viaggi, di amori, di competenze, figuriamoci di conti finanziari.
Non è passeggiare al tramonto a Rio, a Copacabana, sulla Quinta Avenue o baciarsi sotto la pioggia su le Champs Elysee.
Non è il pianto di un neonato né il centodieci e lode all'università, men che meno il ritiro yoga sull'ultimo monte dimenticato da Dio.
Vivere è un sentiero di briciole, un versante in discesa, una palude stigia di patos e nubi colme di gratitudine.
Vivere è lasciare, perdere, abbandonare, comprendere, prendere con sé, uscire all'alba bianchi in viso e oltrepassare una soglia liquida come mercurio e fresche cascate.
Vivere è un po' come il concerto di Köln di Keith Jarrett, Schism dei Tool, la sonata al Chiaro di luna di Beethoven, Il posto delle fragole di Bergman, I vangeli per guarire di Alejandro Jodorowsky.
Sono solo esempi.
Capite, vivere non è un sacrificio, è una benedizione a occhi chiusi sospesi su di un precipizio profondo come il tempo, prezioso come un soffio di vento nel deserto, antico come il pianto del primo essere umano in un'era di giganti e animali da esposizione.
Non è un patetico accumulo di esperienze, di viaggi, di amori, di competenze, figuriamoci di conti finanziari.
Non è passeggiare al tramonto a Rio, a Copacabana, sulla Quinta Avenue o baciarsi sotto la pioggia su le Champs Elysee.
Non è il pianto di un neonato né il centodieci e lode all'università, men che meno il ritiro yoga sull'ultimo monte dimenticato da Dio.
Vivere è un sentiero di briciole, un versante in discesa, una palude stigia di patos e nubi colme di gratitudine.
Vivere è lasciare, perdere, abbandonare, comprendere, prendere con sé, uscire all'alba bianchi in viso e oltrepassare una soglia liquida come mercurio e fresche cascate.
Vivere è un po' come il concerto di Köln di Keith Jarrett, Schism dei Tool, la sonata al Chiaro di luna di Beethoven, Il posto delle fragole di Bergman, I vangeli per guarire di Alejandro Jodorowsky.
Sono solo esempi.
Capite, vivere non è un sacrificio, è una benedizione a occhi chiusi sospesi su di un precipizio profondo come il tempo, prezioso come un soffio di vento nel deserto, antico come il pianto del primo essere umano in un'era di giganti e animali da esposizione.
Scrittura creativa scritta il 11/06/2023 - 16:34
Letta n.585 volte.
Voto: | su 3 votanti |
Commenti
Bellissimo testo. Gli ultimi righi li ho poi trovati di splendida scrittura.
Complimenti
Complimenti
Mirko D. Mastro 12/06/2023 - 06:40
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