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Guardaroba

Ho indossato l’abito logoro della rinuncia
e mi avete evitato
Ho messo quello candido dell’agnello
ma mi avete rimproverato
Ho messo quello radioso dell’amore
e avete detto che era un errore
Ho messo quello bizzarro della follia
ma mi avete cacciato via.
A testa bassa ho infilato un abito uguale al vostro
e tra di voi mi avete fatto posto
ma ora che ho indossato l’abito buono
mi guardo allo specchio e non so più chi sono.



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Opera scritta il 29/04/2015 - 17:44
Da Maria Carla Pellegrini
Letta n.1168 volte.
Voto:
su 9 votanti


Commenti


Bella,ricca di significato,molto ben scritta.Complimenti,brava.

Nino Curatola 30/04/2015 - 11:34

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Metaforicamente alludendo, si può indossare qualunque cosa, ma il migliore abito da indossare, è sempre quello custodito nel guardaroba dell'anima : l'autenticità di essere se stessi! Lirica introspettiva che si chiude con la verità espressa dall'autrice nei versi "...ora che ho indossato l’abito buono mi guardo allo specchio e non so più chi sono". Piaciuta moltissimo!

Arcangelo Galante 30/04/2015 - 09:54

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Poesia che mi colpisce in modo particolare e che particolarmente sento!
Hai descritto in versi asciutti e penetranti una solitudine che non smette di esistere mai!
Bravissima
Ciao Elisa

elisa longhi 30/04/2015 - 09:36

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come non condividere la tua bella poesia,ricca di significato e degna di una riflessione.Molto bella.Ciao

Anna Rossi 30/04/2015 - 06:00

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Versi che prendono, versi che emozionano, versi che parlano, versi sinceri LIETA GIORNATA

Rocco Michele LETTINI 29/04/2015 - 23:46

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