La mano muore sulle piume,
similmente al sommo pensante
nel ritratto della virtù del pensiero.
similmente al sommo pensante
nel ritratto della virtù del pensiero.
Muore, dolce, l'occhio mio
tremante e dolente per attimi
si mette ad abbracciarsi da sé.
Cuore mio rallenta, Mente mia
mostrami 'ove io stetti orson'.
Mente, Ragione, Intelletto lungete da me
Lasciate che la Mona Immagine si prenda
cura di me, ancor 'esta notte.
Requiem, dolce momento ove
Arto e Senno stanno.
Opera scritta il 17/05/2015 - 23:30
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Commenti
Una metaforica morte che cela, in realtà, la rinascita dell'estro, dell'ispirazione, dei sentimenti veri, che l'anima tutta nutrono. Testo surreale!
Arcangelo Galante 18/05/2015 - 12:47
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Avvolgente e profonda! Buona giornata,
Chiara B. 18/05/2015 - 10:23
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