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L'idea

Non ero mai stato al museo della mia città' ,nemmeno da studente .Chissà' perche'quel giorno decisi di andarci.Non potevo immaginare cosa mi sarebbe successo . Sono sempre stato per natura fin da bambino una persona curiosa , non per curiosare le altrui cose , ma per scoprire le chiavi del successo . Quando quel giorno mia moglie mi chiese di accompagnarla per le sue ricerche al museo acconsentii subito.Mi trovai in una sala immensa piena di reperti di una storia diventata leggenda di un passato da non dimenticare mai.In verita'confesso di esserci andato volentieri forse per vedere alcuni reperti che potevano assomigliare ad alcuni reperti trovati da me quando realizzai scavando il pozzo per l'irrigazione del mio giardino .Mentre mia moglie contemplava delle orrende a mio giudizio relativo maschere ferrose ,il mio sguardo fu conquistato da una strana miniatura di un'opera denominata la ruota del moto perpetuo ,Avevo già' visto dal vero in legno semiintarmito con una piccola vasca sotto in una mia visita al giardino di Boboli nel pistoiese , vi era pure una lapide con la descrizione dello storico autore ma non ne ricordo gli scritti.Sentii ad un tratto le braccia di mia moglie che mi esortavano ad andare, non mi ero reso conto di quanto tempo aveva catturato la mia curiosita' quella macchina del moto perpetuo . Non riuscii a togliermi quell'immagine pur sapendo che il moto perpetuo su questa terra non potrà' mai esistere .Passarono giorni e giorni e grazie alla visita a quel museo ho realizzato una ruota che gira gira e girerà' sempre ,e' una ruota leggerissima con sotto uno scrigno segreto da me costruito come tutte le mie cose, non ha batterie e non necessita di nessuna manutenzione ,e' un'idea infernale appetibile , il segreto e' racchiuso nello scrigno , vorrei rivelarne da cattivo scrittore cui sono non avendone esperienza il contenuto, un contenuto dettato dalla mia grande esperienza in campo elettronico e come lo e' in moltissimi altri miei campi,non lo faccio qui perche' Questa mia idea sarebbe inesorabilmente copiata per farne lucro in questo mondo infame dove prevale il potere , l'economia , la sete di immagine , l'esibizionismo ,lo sperpero ,l'incuria di aiutare i bisognosi pensando solo a noi stessi e dimenticando quell'amore che serve per tenerci uniti come fratelli per combattere i veri valori che un uomo ormai leggenda era venuto nei tempi remoti ad insegnarci.



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Opera scritta il 29/05/2015 - 16:02
Da umberto cavallini
Letta n.1408 volte.
Voto:
su 7 votanti


Commenti


Un grazie Paola al tuo apprezzamento ,colgo l'occasione per ringraziare tutti coloro che hanno e leggeranno questo racconto . Come tutti i miei racconti lo ripeto ,narrano in modo fantasioso pura verità' .Lo scrigno della ruota contiene una circuitistica elettronica composta da alcuni componenti integrati ed una piccola antenna RX in grado di captare le frequenze ormai diventate pane per i nostri cellulari diventata ,un'energia diventata ai tempi di oggi discretamente consistente da poter alimentare il micromotori no della ruota.Ne costruii due prototipi di cui uno arreda con la sua rotazione la vetrina di un negozio di una mia cara amica .Non lo volevo scrivere , rischio di essere preso per paranoico ma e' la verità' .

guido cavallini 30/05/2015 - 18:07

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Mai tenere per sé le buone idee, si prosciugano ... Bella ironia, racconto divertente è affatto suoerficiale

Paola P 30/05/2015 - 14:48

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