Chissà cos'è
che vado cercando
per le tue strade
ora che
l'ultimo raggio di sole
s’infrange sulla battigia.
La malinconia riprende a chiamarmi
Mi aspetta dove tramontano ricordi.
I gabbiani urlano un silenzio
che mi divora
l’orizzonte è
cenere che si perde
nel vento della sera.
Chissà chi è che
vado cercando per i tuoi viali
forse coloro che ho perduto
e che mi sono ancora accanto.
E tu, Ostia
non hai paura?
Non sei stanca di farcela da sola?
Eppure hai un bel cielo azzurro che ti vuole bene.
Tue sono le onde, le dune
le palme, le pinete. La luce.
L' aria dolce e profumata di mezzogiorno.
Il fiume. La poesia.
Quanto sei bella senza trucco, senza parole
senza tutta questa gente intorno.
Io resto qui
come te
a farmi male
ma prima o poi tornerò a cercarti
nelle spiagge, tra i sorrisi
tra le braccia di mia madre.
Sono cresciuto
non piango più quando piove
ma tu tienimi per mano
e portami a vedere il mare
che vado cercando
per le tue strade
ora che
l'ultimo raggio di sole
s’infrange sulla battigia.
La malinconia riprende a chiamarmi
Mi aspetta dove tramontano ricordi.
I gabbiani urlano un silenzio
che mi divora
l’orizzonte è
cenere che si perde
nel vento della sera.
Chissà chi è che
vado cercando per i tuoi viali
forse coloro che ho perduto
e che mi sono ancora accanto.
E tu, Ostia
non hai paura?
Non sei stanca di farcela da sola?
Eppure hai un bel cielo azzurro che ti vuole bene.
Tue sono le onde, le dune
le palme, le pinete. La luce.
L' aria dolce e profumata di mezzogiorno.
Il fiume. La poesia.
Quanto sei bella senza trucco, senza parole
senza tutta questa gente intorno.
Io resto qui
come te
a farmi male
ma prima o poi tornerò a cercarti
nelle spiagge, tra i sorrisi
tra le braccia di mia madre.
Sono cresciuto
non piango più quando piove
ma tu tienimi per mano
e portami a vedere il mare
Poesia scritta il 16/12/2025 - 12:38Letta n.6 volte.
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