di un flebile sole che filtra velato
stagliandosi alti sulle scure fronde
tra un fitto intreccio di un ramo spezzato.
Portò alla mente vecchi ricordi
gelosamente a lungo celati
nitidi e chiari come disegni
nascosti in angoli inesplorati.
E nello spirito ancor fremente,
rimasi inerme ad ascoltare
gli scricchiolii della mia mente
da me indotta a naufragare.
Mentre parlavo con luna e stelle,
tremai al pensiero dell’infinito,
senti un brivido sulla mia pelle
che mi lascio annichilito.
Scossi il capo un po’ frastornato
dalla bellezza di tale natura,
volsi il pensiero verso il creato
e ne provai quasi paura.
Quanto son nulla di fronte a tutto,
reso impotente da tale grandezza,
un piccolo uomo che chiede aiuto
cedendo a tutta la sua insicurezza.
Fu la tua voce a svegliare la mente,
rimasi immobile ancora un momento,
poi il tuo contato rassicurante
mi portò a terra senza un lamento.
Mi voltai e il tuo viso era li,
nell'espressione un po’ di paura,
ti strinsi forte e poi pensai
a un altro dono della natura.
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Siamo solo un puntino di questo universo ma l'amore spesse volte ci rende più grandi e più forti di quello che potremmo immaginare.