Sono io, che rido
alle tue risate confuse,
quando mi guardi
piena di dubbi davanti
ai miei gesti semplici.
Sono io, quando mi parli
dei tuoi silenzi e
io ti ascolto di soppiatto
lanciandoti le mie parole
come saette di velluto.
Sono io, qui seduto
con le mie urla mute
ad aspettare
un tuo cennò gentile. Sono io,
a voler parlare
di vita e giustizia,
parole noiose per tanti ma
non voglio che nessuno
se non vuole mi guardi.
Voglio soltanto una s
tanza dove parlarmi e parlarti,
dove poter prendere
anche solo un bicchiere d’acqua.
Sono io, semplice e contento,
dolce e amaro,
stronzo e coccolone,
duro o morbido,
silenzioso o rumoroso,
rompi o divertemte
ma mai insipido.
alle tue risate confuse,
quando mi guardi
piena di dubbi davanti
ai miei gesti semplici.
Sono io, quando mi parli
dei tuoi silenzi e
io ti ascolto di soppiatto
lanciandoti le mie parole
come saette di velluto.
Sono io, qui seduto
con le mie urla mute
ad aspettare
un tuo cennò gentile. Sono io,
a voler parlare
di vita e giustizia,
parole noiose per tanti ma
non voglio che nessuno
se non vuole mi guardi.
Voglio soltanto una s
tanza dove parlarmi e parlarti,
dove poter prendere
anche solo un bicchiere d’acqua.
Sono io, semplice e contento,
dolce e amaro,
stronzo e coccolone,
duro o morbido,
silenzioso o rumoroso,
rompi o divertemte
ma mai insipido.
Opera scritta il 23/10/2015 - 16:47
Letta n.1002 volte.
Voto: | su 5 votanti |
Commenti
Bravissimo Giuseppe....essere sempre se stessi nel bene e nel male.. Condivido a pieno questa tua poesia... Complimenti... Ciao buona serata.
Maria Cimino 23/10/2015 - 22:00
--------------------------------------
Inserisci il tuo commento
Per inserire un commento e per VOTARE devi collegarti alla tua area privata.