Solo primo e secondo.
Vorrei saltare di palo in frasca.
Giungere subito alle conclusioni e scacciare i demoni.
Non più acqua calda o tiepida. Solo fredda.
Niente premesse, prologhi o ritornelli:
giù le maschere e via l’abito che piace solo a quelli.
Vorrei essere precipitoso, smanioso e … strepitoso.
Vorrei pregare il mio D…io e nuotare in un grande rio.
Saltare sul carro dei vincitori per dire che nessuno ha vinto,
se chi perde resta indietro.
Guardare dentro il cuore di chi dice che ha cuore:
così , per vedere se sia vero. Magari, poi, potrei
seguire lo stesso sentiero.
Vorrei essere ipocrita e forse lo sono: ma solo per
provare vergogna e sputarmi in faccia.
Vorrei questo mondo e altri dieci, cento, mille mondi.
Vorrei salutare tutti e me stesso da lassù: per capire
finalmente quanto siamo piccoli, fragili e con troppa tivù.
Anche chi crede di avere un armatura e il cuore freddo.
Vorrei dire a mio figlio di mostrare il coraggio di avere paura:
provarla, raccontarla e convincerla di aver paura del
coraggio.
E alla fine sedermi sulla cima di una montagna e
versarmi un buon bicchiere di vino: alla vostra
salute, sperando di riuscire a starvi più vicino.
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Gabriele