OPERA

Ho ricucito un sentimento,
dimenticato al di là
delle braccia d'un tramonto
come fosse filo tenace
e coperta per un'alba distratta.
Ho dipinto con mani oneste
una tela di felicità,
tocco di vernice
dai colori d'anima,
rubati alla Luna
nei ritagli d'un imbrunire distratto.
Adesso, il cuore respira,
respira un vento diseguale,
che sa di ginocchia sbucciate
e di lacrime acerbe,
quando occhi ancora inesperti
già nutrivano un sogno:
caffe-latte di giorni fatti domani.
Adesso, ho labbra sporche di vita,
e una lettera mai spedita,
una mano da tenere,
un battito d'ali in più.
E' l'essenza degli abbracci dati,
perchè non c'è cuscino migliore
dei cassetti del cuore:
là dentro abita un sorriso vero,
fuochi d'artificio di stupore...
lì dentro, penetra una voce
che comprende tutti i silenzi
che avevano voglia di urlare.
E tu emergi in me,
perchè siamo come gli aquiloni nel cielo:
lenzuola del tempo,
stese al sole della Vita.

Opera scritta il 11/05/2016 - 23:03

Da Paolo Freddi

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