Srano e... vero
Quanto stò per mettere, in inchiostro blu, su un bianco foglio, ha dell’incredibile.
Uno strano caso nell’estate scorsa si presentò inaspettato.
Ero, come mio solito nel meriggio, scorrere il tempo, seduto ad una panchina, all’ombra nel Parco Rimembranza del mio paese.
Solo, soletto, col cellulare tra le mani, in internet sul sito OggiScrivo leggevo commentavo le ultime composizioni pubblicate , come abituale diversivo .
Ad un tratto vidi sedermi accanto una vecchietta sugli ottanta… capelli bianchi, solchi profondi sul viso, asmatica, la carta d’identità dell’avanzata età!
Con tremula voce, mi sentii dire: “Che bel ometto sei… chiedendo l’età”.
Ringraziandola, risposi: - “56 anni”.
Pensai subito, tra me e me: “Vuoi vedere che questa mi fa una dichiarazione di fidanzamento, rimorchiandomi subito ”!
“Eh quanto rimpiango la tua età… Vogliamo scambiarci gli anni”? – mi chiese convinta.
“Ah no, preferisco arrivarci piano piano”! – rintuzzai.
“Peccato… saresti più maturo” – replicò.
“Si … e in piena salute” – asserii, quasi seccandomi.
Dopo qualche minuto di non aprir bocca, prese la mano baciandomela.
Cominciai a ripensare a lungo, chiedendomi: - “Dove vorrebbe arrivare oggi questa mezza matta”?
Lei, senza nemmeno esserci detti i nomi mi invitò a casa sua, a bere un the.
“Questa è davvero matta” – ripetevo nella mia mente.
Scorso qualche lasso di tempo… riprese la mano e mi costrinse ad andare verso casa.
Vinto dalla curiosità… dove questa volesse giungere… la seguii mano nella mano.
Una coppia fuori dal comune…sotto gli occhi increduli della gente, tra qualche ghigno, e qualche libera critica! Due comici dell’ultima sfornata umoristica sembravamo!
Lungo la strada ripeteva: - “Non guardare le persone… è tutta invidia la loro” – nel vedermi un po’ nervosetto.
Finalmente arrivammo a casa. Salimmo le scale. Entrati nel salotto mi invitò ad attendere, mentre lei si diresse nella stanza da letto, e che mi avrebbe chiamato quanto fosse pronta.
Il suo comportamento mi sbalordì sempre di più.
“Dalla cucina è andata nella stanza da letto” – borbottai silenziosamente.
Qualcosa di originale stava covando.
Paziente, attesi la sua chiamata.
Passò circa mezz’ora. Finalmente fui invitato ad entrare.
“Oddio, cosa mi aspetta” – mugugnai dentro.
Affacciato alla porta… mi trovai, innanzi, una scena inimmaginabile: lei tutta nuda distesa sul letto.
Coprii gli occhi… e tentai di svignarmela.
Mettendomi paura, questa asserisce: - Che se non avessi fatto quello che desiderasse… mi avrebbe denunciato per violenza carnale.
Venne quasi il desiderio di bestemmiare. Non sarebbe servito a niente. Stavo nel ballo… e dovevo ballare.
Pronunciai solamente: “Mannaggia me”!
“Che mannaggia e mannaggia…. vedrai come ti divertirai. Dai vieni… angelo mio”! – comandò dolcemente.
A passi di gallina… mi avvicinai al letto.
“Su non ti scoraggiare… fallo per compassione… apri il tiretto del comodino… e prendi…” – ordinò con implorazione.
“Vedrai che mi trovo con una scatola di profilattici… se apro quel cassetto” – supposi.
Lentamente, con la mano tremante, sotto gli occhi stupìti di essa, lo aprii e mi trovai con un tubetto di pomata per dolori antireumatici.
La vecchietta, ridacchiò per un attimo. Poi, mi impose di prenderlo, dicendo: - “Dai, ora sai cosa
dovresti farmi”.
Lo tirai fuori dal cassetto… apertolo… feci cadere della pomata in vari punti del corpo.
Cominciai così, pregno di meraviglia, a spalmare.
Lei mi ripeteva, con la sua esile voce:
- “Mi soddisfi, non ti stufare… Forse non lo credi che anche questo è amore”.
- “Mi benefichi, non ti stancare… Forse non lo credi che anche questo è amore”.
Scorse quasi un’ora. Senza accettare nulla, rincasai, col capo chino, ripetendo: - “Avrò agito nel bene o nel male”?
Uno strano caso nell’estate scorsa si presentò inaspettato.
Ero, come mio solito nel meriggio, scorrere il tempo, seduto ad una panchina, all’ombra nel Parco Rimembranza del mio paese.
Solo, soletto, col cellulare tra le mani, in internet sul sito OggiScrivo leggevo commentavo le ultime composizioni pubblicate , come abituale diversivo .
Ad un tratto vidi sedermi accanto una vecchietta sugli ottanta… capelli bianchi, solchi profondi sul viso, asmatica, la carta d’identità dell’avanzata età!
Con tremula voce, mi sentii dire: “Che bel ometto sei… chiedendo l’età”.
Ringraziandola, risposi: - “56 anni”.
Pensai subito, tra me e me: “Vuoi vedere che questa mi fa una dichiarazione di fidanzamento, rimorchiandomi subito ”!
“Eh quanto rimpiango la tua età… Vogliamo scambiarci gli anni”? – mi chiese convinta.
“Ah no, preferisco arrivarci piano piano”! – rintuzzai.
“Peccato… saresti più maturo” – replicò.
“Si … e in piena salute” – asserii, quasi seccandomi.
Dopo qualche minuto di non aprir bocca, prese la mano baciandomela.
Cominciai a ripensare a lungo, chiedendomi: - “Dove vorrebbe arrivare oggi questa mezza matta”?
Lei, senza nemmeno esserci detti i nomi mi invitò a casa sua, a bere un the.
“Questa è davvero matta” – ripetevo nella mia mente.
Scorso qualche lasso di tempo… riprese la mano e mi costrinse ad andare verso casa.
Vinto dalla curiosità… dove questa volesse giungere… la seguii mano nella mano.
Una coppia fuori dal comune…sotto gli occhi increduli della gente, tra qualche ghigno, e qualche libera critica! Due comici dell’ultima sfornata umoristica sembravamo!
Lungo la strada ripeteva: - “Non guardare le persone… è tutta invidia la loro” – nel vedermi un po’ nervosetto.
Finalmente arrivammo a casa. Salimmo le scale. Entrati nel salotto mi invitò ad attendere, mentre lei si diresse nella stanza da letto, e che mi avrebbe chiamato quanto fosse pronta.
Il suo comportamento mi sbalordì sempre di più.
“Dalla cucina è andata nella stanza da letto” – borbottai silenziosamente.
Qualcosa di originale stava covando.
Paziente, attesi la sua chiamata.
Passò circa mezz’ora. Finalmente fui invitato ad entrare.
“Oddio, cosa mi aspetta” – mugugnai dentro.
Affacciato alla porta… mi trovai, innanzi, una scena inimmaginabile: lei tutta nuda distesa sul letto.
Coprii gli occhi… e tentai di svignarmela.
Mettendomi paura, questa asserisce: - Che se non avessi fatto quello che desiderasse… mi avrebbe denunciato per violenza carnale.
Venne quasi il desiderio di bestemmiare. Non sarebbe servito a niente. Stavo nel ballo… e dovevo ballare.
Pronunciai solamente: “Mannaggia me”!
“Che mannaggia e mannaggia…. vedrai come ti divertirai. Dai vieni… angelo mio”! – comandò dolcemente.
A passi di gallina… mi avvicinai al letto.
“Su non ti scoraggiare… fallo per compassione… apri il tiretto del comodino… e prendi…” – ordinò con implorazione.
“Vedrai che mi trovo con una scatola di profilattici… se apro quel cassetto” – supposi.
Lentamente, con la mano tremante, sotto gli occhi stupìti di essa, lo aprii e mi trovai con un tubetto di pomata per dolori antireumatici.
La vecchietta, ridacchiò per un attimo. Poi, mi impose di prenderlo, dicendo: - “Dai, ora sai cosa
dovresti farmi”.
Lo tirai fuori dal cassetto… apertolo… feci cadere della pomata in vari punti del corpo.
Cominciai così, pregno di meraviglia, a spalmare.
Lei mi ripeteva, con la sua esile voce:
- “Mi soddisfi, non ti stufare… Forse non lo credi che anche questo è amore”.
- “Mi benefichi, non ti stancare… Forse non lo credi che anche questo è amore”.
Scorse quasi un’ora. Senza accettare nulla, rincasai, col capo chino, ripetendo: - “Avrò agito nel bene o nel male”?
Tutto per vincere la maledetta: NOIA
Opera scritta il 27/06/2016 - 21:13
Letta n.1993 volte.
Voto: | su 11 votanti |
Commenti
Complimenti per il riconoscimento mensile caro Rocco
Nadia
Nadia
Nadia Sonzini 04/07/2016 - 01:04
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Racconto molto originale e da elogiare con ogni ossequio.
Un saluto caro amico
Un saluto caro amico
Giovanni Santino Gurrieri 29/06/2016 - 19:11
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Ahahahahah! Troppo forte Ciao, una felice giornata
Antonella Zacchella 29/06/2016 - 07:32
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Bellissimo e originale racconto scritto da vero maestro della scrittura quale tu sei.Bravo.
antonio girardi 28/06/2016 - 17:54
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Grande Rocco racconto simpatico e divertente
Mary L 28/06/2016 - 11:58
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Molto divertente e piena di...idee che travisano il finale. Eccezionale!!!
Romualdo Guida 28/06/2016 - 11:03
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Hai capito Rocco, abbordato ai giardinetti da una meravigliosa e determinata ragazza autunnale!
Non te lo ha mai detto nessuno di non accettare il the da sconosciuti?
Bravo!
Non te lo ha mai detto nessuno di non accettare il the da sconosciuti?
Bravo!
Millina Spina 28/06/2016 - 09:43
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Per una buona opera...grande Rocco Michele..
valeria viva 28/06/2016 - 07:49
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Bravo Rocco Michele, racconto incantevole,buona giornata
Febronia Zuccarello 28/06/2016 - 07:48
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Bella fantasia, grazie per il tuo racconto. Buona giornata!
Ali Suasì 28/06/2016 - 07:37
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ROCCO...Il racconto è di una suspense incredibile, curioso e impensabile il finale.Che dire Rocco hai fatto un esperienza da infermiere massaggiatore. Sai la signora non ha tutti i torti è una goduria farsi massaggiare, soprattutto quando non trovi nessuno disposto a farlo e gratis per giunta...Spero che ammazzando la noia ti sia pure divertito....
mirella narducci 28/06/2016 - 00:38
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Rocco Michele, avrei voluto vedere la tua espressione ma lo so che tu sei un vero .... molto inverosimile nella sua realta?
ANNA BAGLIONI 27/06/2016 - 23:52
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originale e simpatico, bravo
Buona notte
Nadia
5*
Buona notte
Nadia
5*
Nadia Sonzini 27/06/2016 - 23:36
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molto simpatico il tuo bel racconto 5*
POETA DELL'AMORE LUPO DELL'AMI 27/06/2016 - 23:29
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Sono una vecchietta sugli ottanta…mi hai fatto venire un'idea, domani vado ai giardinetti!!! Ma sopratutto mi hai fatto ridere
Marilla Tramonto 27/06/2016 - 23:12
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Divertente racconto Rocco, che avventura stare seduti su una panchina ad oziare per noia, non si può mai sapere cosa ti riserva la giornata!
Complimenti! Lieta notte! 5*
Complimenti! Lieta notte! 5*
margherita pisano 27/06/2016 - 22:54
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Titolo:
STRANO E... VERO
STRANO E... VERO
SCUSATEMI PER IL REFUSO.
IL MIO GRAZIE E IL MIO SALUTO.
Rocco Michele LETTINI 27/06/2016 - 22:06
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Bravo Rocco,
sei riuscito ad ammazzare l'ozio, magari se torni a sedere in quella panchina puoi ripetere l'avventura.
5*
sei riuscito ad ammazzare l'ozio, magari se torni a sedere in quella panchina puoi ripetere l'avventura.
5*
salvo bonafè 27/06/2016 - 22:06
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Che storia originale Rocco!!
Mi ha divertito molto il tuo racconto!
Mi ha divertito molto il tuo racconto!
patrizia brogi 27/06/2016 - 21:57
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