Amarezza
scrive sul tuo volto
con una matita
la mano stanca della mia fantasia
ingrigita dal tempo
esasperata e delusa
dalla tua ostinata
assenza.
scrive sul tuo volto
con una matita
la mano stanca della mia fantasia
ingrigita dal tempo
esasperata e delusa
dalla tua ostinata
assenza.
Il sogno inaridito
fatto ormai
d'immagini in bianco e nero
piange incredulo
sulla sua malinconia
sulla carta consumata
con impressi
i ricordi sbiaditi.
I nostri giorni insieme
sbriciolati tra le dita
sfuggono leggeri inconsistenti
come coriandoli,
si ammucchiano e rotolano
gli uni sugli altri
disperdendosi nell'aria
lasciandosi trascinare
dal vento
del nulla più.
Ma è vero?
È
proprio vero?
È
nulla più?
Ancora ti osservo.
Ti osservo
nel volto.
Sembri proprio
nulla più:
un lontano ricordo
senza più significato.
Eppure
guardo dentro
nel libro del
cuore.
Sulle pagine ingiallite
tu
ancora lì.
Opera scritta il 24/12/2016 - 20:55
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