IL PUDORE
Mi fu dato a scudo
contro gli occhi impuri
ma…l’abbassai,
fu velo
tra il pube e le tue mani
ma io…
lo strappai
e fu nebbia
su ricordi scomodi e lontani,
mi cucì la bocca e mi tarpò
le ali,
fu il fumo
che confuse le tue dita,
fu l’acqua fredda
che lenì il tuo amore
e ci baciammo
con lingue frenate,
dal laccio stretto
del tuo…
pudore.
contro gli occhi impuri
ma…l’abbassai,
fu velo
tra il pube e le tue mani
ma io…
lo strappai
e fu nebbia
su ricordi scomodi e lontani,
mi cucì la bocca e mi tarpò
le ali,
fu il fumo
che confuse le tue dita,
fu l’acqua fredda
che lenì il tuo amore
e ci baciammo
con lingue frenate,
dal laccio stretto
del tuo…
pudore.

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Commenti
MARIA CARLA P. Il pudore c'è o non c'è più....Una volta strappato i veli e dispersa la nebbia tutto ciò che è naturale è sano e bello! Il pudore spesso va sottobraccio alla timidezza. Bella poesia









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Vera poesia.Davvero bella


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molto bella brava Carla 



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splendida poesia
bentornata!
io credo, forse impropriamente, che il pudore siano grazia ed eleganza
bentornata!
io credo, forse impropriamente, che il pudore siano grazia ed eleganza


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Carla,mancavi...
Bellissima la tua poesia sul pudore...
Grazie, di cuore,
amica mia...
Bellissima la tua poesia sul pudore...
Grazie, di cuore,
amica mia...


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