Indelebili ormai
Sono gli attimi di quel giorno,
quel maledetto giorno
che come un temporale in estate,
inaspettato,
vengo a sapere che non c’è più niente da fare.
Attimi, minuti, ore di terrore.
Fissavo te, papà, addormentato
come un dolce angelo,
con la paura che non respirassi più.
Perché?
Perché la vita mi ha fatto questo?
Quale Signore dei cieli
può volere tutto questo?
Passano i giorni, lenti,
e il dolore oramai impossessatosi del cuore
diventa sempre più grande.
Non vi è più tramonto,
alba,
arcobaleno,
che colpisca l’anima con quell'unico attimo di emozione.
Rimane solo vuoto,
vuoto come un albero spoglio.
Sono gli attimi di quel giorno,
quel maledetto giorno
che come un temporale in estate,
inaspettato,
vengo a sapere che non c’è più niente da fare.
Attimi, minuti, ore di terrore.
Fissavo te, papà, addormentato
come un dolce angelo,
con la paura che non respirassi più.
Perché?
Perché la vita mi ha fatto questo?
Quale Signore dei cieli
può volere tutto questo?
Passano i giorni, lenti,
e il dolore oramai impossessatosi del cuore
diventa sempre più grande.
Non vi è più tramonto,
alba,
arcobaleno,
che colpisca l’anima con quell'unico attimo di emozione.
Rimane solo vuoto,
vuoto come un albero spoglio.
Opera scritta il 10/09/2013 - 21:40
Letta n.1181 volte.
Voto: | su 3 votanti |
Commenti
Nessun commento è presente
Inserisci il tuo commento
Per inserire un commento e per VOTARE devi collegarti alla tua area privata.