MIGRANTI
Il mare è stanco
d’essere increspato.
Ogni mese
ha un’onda di più,
lenzuolo marino
di corpi caduti.
d’essere increspato.
Ogni mese
ha un’onda di più,
lenzuolo marino
di corpi caduti.
Il sole è fiacco,
quasi nulla illuminato.
I raggi dorati
si vedono a tratti,
nei visi imbruniti
di eterni partenti.
Il porto è satollo,
d’anime riempito.
L’Africa lacrima,
e l’Italia è sola,
regale fanciulla
di fragili pensieri.
Un uomo è in piedi,
il cielo è schiarito.
Dietro di sé,
giovani sorrisi,
mani rugose
cercano speranze.
Un ragazzo siede,
guarda la tv.
Rabbrividisce,
vede il mare
che spegne vite
e non cede carezze.
Un pescatore ride
su una barca blu.
Corruga la fronte,
la rete è piena
accanto alle ombrine
dorme una bambina
Opera scritta il 30/06/2018 - 14:56
Letta n.980 volte.
Voto: | su 3 votanti |
Commenti
Bella e commovente. Bravo.
giovanni benvenuto vavassori 02/07/2018 - 17:35
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Davvero molto bella, mi ha fatto commuovere
Veronica Dell'aquila 30/06/2018 - 22:42
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Molto significativa
Atrebor Atrebor 30/06/2018 - 22:05
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