Goccia di mare
assaporo libertà e coesione.
M’innalzo nell’onda impetuosa
Appiano nel maroso zittito da bonaccia
Occhieggio in tensione
al gabbiano e al vento
Evaporo di nuvola in nembo senza posa
ricado esausta di pioggia e tormento
D’estate spiaggio in un castello di sabbia
Nel canto d’una conchiglia
solfeggio
Riprendo in risacca sulla rena
vigore intonazione movimento
Baleno dalla gomena
al suo nodo
lo sciolgo
e via... verso l’approdo
Scivolo più e più volte
dal remo alla chiglia
da scafo a carena
e d’inverso
risalgo...
Dopo il tuffo
ti cado dai capelli dalle tempie dal mento
dalle ciglia
Lo senti il sale che non lenisce ferite?
Avverti il richiamo d’altre probabili vite?
Tu goccia come me di questo andare
in cerca di Altro e in sé rimanere.
(L'immagine allegata è dell'autrice, "Mareggiata", olio su tela).
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Una espressione che mi ricorda i bei tempi...
Bel lavoro.
Mi immedesimo in questo tuo emozionarti perchè lo comprendo bene e so quanto bello sia lasciarsi trascinare dalle piccole, grandi bellezze che la natura ci dona....
Molto bello questo tuo esprimerti!
...e altrettanto la tua spumeggiante pittura!
Un mare...
Segue percorsi, improbabili traiettorie e poi si confonde
Si lascia abbracciare
Da quel mare da cui vorrebbe fuggire per poi ritornare
Bellissima
sentire la natura, in una descrizione
di mirabile impatto visivo.
Metafore, luce, nella goccia d'acqua
innocenza e purezza.
Molto apprezzata!