se chiudi gli occhi, la sera, ed ispiri la calma della giornata che volge al termine
sullo scaffale dei tuoi libri preferiti, leggi anche il mio nome, la mia storia, la nostra storia?
resta da capire se davvero, nei pochi spazi vuoti, nelle tue pagine bianche, davvero
non ti è possibile alzare il telefono e inviare un sorriso, un ciao, un eco
resta da capire se la tua è una formula magica di quelle
che nessuno oltre noi ha ancora provato
resta da capire
che se ci si vuole veramente,
l'atto di vedersi, sentirsi, non dovrebbe
essere la prima necessità mattutina come la caffeina e l'ultima tisana dei buoni sogni, prima di dormire?
Un libero vedersi s'era detto...
che gusto di vento, di sole, che meravigliosa formula.
Poi però il libero vedersi, s'è tradotto in libera assenza e in libera non presenza.
Non son certa sia la via giusta sai, debbo dirtelo.
Nel mio scaffale dei libri, c'è n'è uno che porta il tuo nome.
Narra di come sia bello essere il sole dopo il temporale, la tempesta dopo la gioia, la pace dopo la passione e la rabbia dopo l'assenza, il caffè e la tisana, nei giorni tuoi e miei.
Nel mio libro c'è una formula per stare bene,
un elisir per la fine dell'estate...
una pozione, una visione: tu leggi i tuoi libri senza me ed io regalo quello con il tuo nome, al vento.
Grazie, un grazie grande col cuore gonfio,
grazie per i passi fatti insieme,
i giochi, le risate, grazie anche per le assenze.
Grazie per essere stato indiretta fonte di ispirazione e forza.
Non ci è stato concesso di più,
ma son certa che sei stato il mio di più ed io il tuo, di questo momento.
Ti dedico queste righe
e un bacio d'estate col caldo del sole che alleggerisce gli animi.
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