La musica non mi aiutava più.
Ricordo quel buio,
era una fitta foresta di alberi alti e folti
non passava nessun raggio di sole,
pioveva sempre.
La musica non raccontava più emozioni.
Ricordo la sensazione di impotenza,
sentirsi succube dinanzi alla realtà,
sentire il peso di ogni nuovo risveglio.
La musica era diventata muta.
Ricordo il vuoto,
ricordo con esattezza quel nodo alla gola,
ricordo l'interminabile attesa del fatidico "tempo che guarisce le ferite".
La musica non era più melodia, era un'altra semplice base del profondo dolore.
Opera scritta il 14/08/2019 - 22:31
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Commenti
Tristezza e solitudine... l'orecchio abbassa il silenzio assordante della radio spenta
Mirko (MastroPoeta) 15/08/2019 - 09:59
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