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Hai mai provato

Hai mai provato alla festa di fine anno ritrovarti in mezzo a decine di persone festanti, in apparenza felici e tu….ti senti solo perché con te non c’è più lei che ti ha lasciato: eri troppo geloso, la volevi solo e tutta per te.
Hai mai provato a startene seduto in riva la mare, ad osservare l’ultimo tuffo del sole, quando tutti se ne sono andati, respirare profondamente e sentirti leggero
Hai mai provato al pranzo di Natale, con amici e parenti che si abbracciano si scambiano auguri e regali, e sentirti solo, un estraneo, perché quando è mancata tua madre pochi di loro ti sono stati vicino per confortarti.
Hai mai provato ad essere in un letto d’ospedale e nonostante le tante, troppe visite sentirti solo di fronte al tuo dolore.
Hai mai provato a partecipare ad una messa al campeggio dell’oratorio e sentirti legato a tutti coloro che ti stavano intorno, anche a quelli con cui poco prima eri venuto alle mani.
Hai mai provato a chiedere scusa ad una persona per un torto che le avevi fatto e sentirti in pace con lui, con te stesso e con il mondo
Hai mai provato a farti uno spinello per non sentirti più solo e scoprire poi che nel fumo non hai trovato risposta
Hai mai provato a nutrire sentimenti forti come amare o odiare. E scoprire in essi il compimento o la solitudine
Hai mai provato a sdraiarti su un prato, con un filo d’erba in bocca, guardare il cielo e le nuvole, ricercare figure e volti e saziarti della loro compagnia.
Hai mai provato…….ad avere un maestro
che sale sui tetti con Giacomo per rimirar la luna;
che ti invita ad una sobria cena con Gargantua;
che ti introduce nella cucina di Fratta e raccomanda di rispettare il galateo di monsignor Dellacasa
che ti accompagna in gita, in autunno, in campagna, con l’Adalgisa;
che cerca in una buca i 20 zecchini che Pinocchio ha nascosto, sperando poi di ritrovarli; anche noi ed il maestro lo abbiamo sperato.
che vive con te l’assedio di Troia e conosce uno ad uno tutti i protagonisti;
che ricorda lo zio Paolo, e l’Africa e il deserto e la guerra.
Che ti ha insegnato ad apprezzare e cercare la solitudine, quella buona, si, perché c’è anche la buona solitudine, in compagnia di un buon libro.



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Opera scritta il 29/11/2019 - 15:24
Da Roberto Colombo
Letta n.846 volte.
Voto:
su 1 votanti


Commenti


Mi piace molto questo tuo testo,
è un tuo percorso ricco di spunti di riflessione!

Grazia Giuliani 30/11/2019 - 19:19

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