Tutto si svolge nella straordinaria normalità di giornate intense di dedizione alla famiglia e altri affetti d'amicizia.
Per essere chiamati vere persone sappiamo di dover affrontare prove difficili e faticose che o soccombi oppure le riesci a combattere per dominarle.
E così che dopo aver superato battaglia a sorpresa ma che pur sempre ha lasciato un solco profondo di ferite comunque con positività e sorriso continua l'avventura della sua vita senza mostrare abbattimenti o debolezze di essere vittima di pietismo dalla società.
D'improvviso, come un ladro di notte, arriva a sconvolgere la sua vita un evento di tale forza naturale, sisma di danni d'entità fisici e psicologici ancor presenti dopo anni.
Ma negli anni successivi a tale disastro minati i sentimenti del radicato affetto principale.
Dura prova e crisi profonda protratta in un lungo tempo di sfibramento di tutto ciò che con pazienza era stato costruito.
Ha rischiato seriamente di essere scardinato l'edificio di eccelsa moralità.
Tantissimi sacrifici hanno rischiato di essere buttati al vento.
In bilico e sotto continuo stress persino l'esistenza.
Ha combattuto con un diavolo insinuato nella sua vita e voleva dimorare, non aveva intenzione di andare via.
Per anni la sofferenza è stata davvero dura e a nulla sono valsi i giusti e spesso falsi consigli di chi diceva di mollare e cambiare vita.
Tanti giorni spalle al muro ma non per lasciarsi scivolare piano piano fin sul pavimento e rannicchiata darsi modo di soccombere e rinunciare a combattere ma per allungare le braccia in avanti e farsi spazio nel sospingere il male per allontanarlo da sé il più possibile.
Tanta pazienza, tanta comprensione poiché la posta in gioco aveva un valore inestimabile.
Giorni, mesi, anni per recuperare la sua autostima che è stato il bene più grande ad averci rimesso.
Soltanto con la preghiera di un intervento dall'alto ha incontrato sul suo percorso una persona speciale inviata come fosse un angelo custode che si è preso cura di lei per 1475 giorni ininterrottamente, intensa amore e amicizia totale che per evitare la sua sofferenza nasconde d'essere alla fine dei suoi giorni ridendo e scherzando come due ragazzi felici eppure mancavano 48 ore al suo trapasso naturale...
restando un vuoto oceanico incolmabile.
E pianto ha preso a scendere dai suoi occhi e ancora bagnano le gote.
Perdere un amore grande comprende soltanto chi ha la fortuna di poter annoverare questo dono.
Dopo esattamente un anno gli è stato inviato un angelo cavalcando un cigno dalle piume candide che ce l'ha messa tutta la sua volontà per alleviare il dolore, con fazzoletto di seta le ha asciugato le lacrime e le ha ridonato il sorriso ma è un incantesimo di un mago, al chiaro di luna sotto lo scintillio delle stelle di una notte di anticipata primavera è finito l'effetto,
la favola ha termine e tutto torna come prima,
ognuno riprende il suo posto.
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