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Le fronde

fronde
si muovono al vento, color di festa
e come onde, archetipe di allegrie,
salutano il tramonto.
Io
che maturo la pensierosa verità e maculato roteo
sul muschio e sulla ghiaia.
Non riesco, non rischio e non mi mischio.
L'ignoranza o vanità che, solo ora però, mi par tra le cose del mondo, la più saggia.
Fronde che al vento musicale di cicale fan da eco risuonando qua e là e da quaggiù paiono illudersi.
Fronde sorridenti come chi non domanda.
Fronde la cui primaverile gioia par vera e non finzione.
E pertanto, ahimè, lo è.


mf




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Opera scritta il 15/07/2021 - 21:38
Da Michele Facchini
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