Guarderemo il caos con gli occhi del disincanto; non più rigidamente irregimentati nelle certezze di ieri avremo un’insperata libertà di azione. Ne soffriremo, forse, all’inizio, prima di cogliere l’inestimabile bellezza di una vita che va, senza schemi e senza legami, senza doverci chiedere il perché e senza dover rendere conto dei nostri errori. Ti bacio così perché solo tu sai ispirare i miei baci, e ti amo, ci amiamo, senza chiederci come, quando, dove…. Non importa.
Sei tutto e sei niente, sei troppo, sei poco, sei la pioggia che mai non si chiede dove cavolo cade; e non voglio trovare un riparo, ma bagnarmi i capelli, così, senza manco pensare. Sei un cielo che fonde, che scivola lento in parole che più non conosco e che aprono il passo a parole più nuove che insieme impariamo.
Guarderemo il mondo da un posto privilegiato, perché il mondo si inchina davanti a noi. Ti amo perché sei così, ti amo se piangi, se sbagli, se parli, se ridi. Sei il mito che si fa persona, e sceglie di posare il suo sguardo su di me. E non mi chiedo cosa mai possa aver fatto di così positivo da meritarmi la tua attenzione. Impareremo a non farci domande, vivendo ogni istante come se l’attimo successivo non dovesse arrivare mai più. Vivremo.