Il petto più non si muove,
il mio sguardo non va altrove,
la sua pelle non è la stessa,
su di essa una luce riflessa.
il mio sguardo non va altrove,
la sua pelle non è la stessa,
su di essa una luce riflessa.
L'occhio come mai prima appare,
la luce mai più vedrà entrare,
le mani giunte al ventre intrecciate,
un rosario le avvolge delicate.
Il vestito è delle grande occasioni,
andra' bene per tutte le stagioni,
tutte le sedie in una stanza sola,
delle scarpe si ammira la lor suola.
Le ore scorrono implacabili e lente,
si stringono le destre mani della gente,
il segno della croce è il più gettonato,
a far da cornice all'ultimo commiato.
Opera scritta il 01/05/2022 - 20:27
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Commenti
E spesso ci si augura che almeno qualcuno pianga se no che se campa a fa se poi si muore soli?
Jean C. G. 02/05/2022 - 14:02
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Brrr..un po' triste!!ma molto piaciuta
Anna Cenni 02/05/2022 - 08:45
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... un ultimo commiato in rima baciata ...
Maria Luisa Bandiera 02/05/2022 - 07:30
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