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LA CICALA

Nelle notti d’estate il verso infinito
un canto incessante ritmico e vibrante
serenata sfibrante in un forte frinito
appari invisibile romantica e assordante


ti svegli al mattino nella rugiada
nell’aere inneschi esplosioni di decibel
aura preziosa sei cuore di giada
con la formica sei ormai demodè


nasci muta e ti chiamano ninfa
muti col tempo e ti nutri di linfa
musicista appassionato etereo insetto
nel ricordo rimani con il carattere tuo inetto.




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Opera scritta il 14/07/2022 - 18:20
Da Paolo Delladio
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