Dagli alberi morti ho lasciato cadere il mio corpo
tagliava quasi l’aria con le braccia
era infinito il tempo come una tempesta
o come un mare che supera l’orizzonte
e tu hai guardato il mio cuore sbattere sul vento
non hai fermato l’impatto
non hai urlato
mi hai tenuto la mano
come una madre nell’ora del parto
tagliava quasi l’aria con le braccia
era infinito il tempo come una tempesta
o come un mare che supera l’orizzonte
e tu hai guardato il mio cuore sbattere sul vento
non hai fermato l’impatto
non hai urlato
mi hai tenuto la mano
come una madre nell’ora del parto
Opera scritta il 31/07/2014 - 05:46
Da LUCA SANTO
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Voto: | su 3 votanti |
Commenti
grazie mille
LUCA SANTO 02/08/2014 - 05:29
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Bei versi in questa poesia molto significativa!Complimenti.
Paola Collura 31/07/2014 - 16:40
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Sensazioni amaramente dolci, vissute con intensità maggiore della vita stessa, comunque molto ben raffigurate.
Ugo Mastrogiovanni 31/07/2014 - 15:55
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Bellissima introspezione.....bella la metafora dell'albero...complimenti
karen tognini 31/07/2014 - 09:53
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